Dopo il caos di ieri in cui il Ministro Costa aveva posto un netto No a nuove trivellazioni, al vertice notturno tra Lega e Movimento 5 Stelle scaturito dopo il blocco all’emendamento del Decreto Semplificazione si è raggiungo un tribolato accordo sulle trivelle e il Dl Semplificazioni in esame al Senato: moratoria di 18 mesi, in attesa che venga stilato il piano che definisce le aree in cui potranno operare le trivelle e aumento di 25 volte dei canoni per le concessioni (il M5S chiedeva un incremento di 35 volte).
A riguardo si si è espresso così il Presidente del Consiglio Conte:
“all’esito di un vertice conclusosi ieri in tarda serata, da me convocato, le forze di maggioranza hanno concordato la definitiva formulazione dell’emendamento riguardante il ‘Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee‘ (PiTESAI), attualmente in discussione nelle Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavori pubblici del Senato, in sede di conversione del decreto-legge in materia di semplificazioni. Nell’attesa dell’adozione del Piano – prosegue la nota – si è convenuto di sospendere i procedimenti amministrativi relativi al conferimento di nuovi permessi di prospezione, di ricerca o di concessioni di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi. Sono altresì sospesi i permessi di prospezione e di ricerca in essere, mentre non vengono sospese le istanze di proroga delle concessioni di coltivazione in essere. La sospensione non si applica, inoltre, ai procedimenti relativi al conferimento di concessione di coltivazione pendenti. Si è anche deciso di aumentare l’ammontare dei canoni dovuti dai singoli operatori a titolo di corrispettivo sino a 25 volte il valore attualmente previsto. “Il Governo – conclude la nota – al fine di assicurare una puntuale ed efficace adozione del PiTESAI e di confrontarsi in modo trasparente con tutti gli operatori del settore, garantisce l’istituzione di un Tavolo permanente presso il Ministero delle Sviluppo Economico, che avrà anche il compito di concordare le misure definitive, in coerenza con il Piano delle aree“.
In Basilicata verranno congelate le procedure di istanza per: “Masseria La Rocca”, che ricade tra i comuni di Brindisi Montagna e Potenza; “La Cerasa”: Brienza, Marsico Nuovo, Sasso di Cstalda, Satriano e Tito; “Pignola” : Abriola, Anzi, Brindisi di Montagna, Pignola, Potenza e Tito; “Monte Cavallo”: Atena Lucana, Brienza, Marsico Nuovo, Montesano, Padula, Paterno, Polla, Sala Consilina, Sant’Arsenio, Sassano, Teggiano e Tramutola. Congelate anche nuove trivellazioni dello Ionio.
Nessuno stop invece per il COVA di Viggiano e l’impianto di Tempa Rossa. Tuttavia i due centri oli dovrebbero essere interessati all’aumento dei canoni.