Temiamo il caos, la situazione è drammatica”. A parlare è Nello Collevecchio, consigliere CGIE in Venezuela, si fa portavoce dei circa 150.000 italiani nel paese. “Non ci aspettavamo una situazione del genere”.
Nella comunità italiana “non c’è chi si schiera” per Nicolas Maduro o per Juan Guaidò. “Magari ci sarà anche chi si sente più vicino ad una parte o all’altra, ma la nostra preoccupazione in questo momento è fare di tutto per mantenere quello che i nostri nonni o i nostri bisnonni hanno costruito 50 o 100 anni fa”.
Mentre il governo italiano si schiera ufficialmente dalla parte del dittatore comunista Nicolas Maduro, degno erede di Hugo Chavez, e non riconosce il moderato Juan Guaidó come legittimo presidente. È una posizione anomala rispetto a quella dei paesi occidentali che ieri ha preso forma nella votazione al Parlamento europeo dove leghisti e Cinquestelle si sono astenuti sulla mozione, approvata a grande maggioranza, che riconosce Guaidó come unico e legittimo presidente ad interim del Venezuela.