Eventi in Basilicata

Alla scoperta di Gino Bartali: presentato il volume e mostra fumettistica “A colpi di pedale”

Evento organizzato per non dimenticare le vittime della Shoah

E’ stato presentato nella Bibliomediateca Alberti Marone di Viggiano, il primo febbraio, il volume “A colpi di pedale” di Paolo Reineri e la mostra fumettistica tratta dal libro. Una serata fortemente evocativa del Giorno della Memoria – ricordiamo che dal 2000 si celebra il giorno della memoria, scegliendo il 27 gennaio come giorno in cui sono caduti i cancelli di Auschwitz – organizzata dall’ Azione Cattolica di Viggiano, dal Santuario Regionale di Viggiano e dall’associzione ciclistica TeamBykers.

Ad introdurre l’evento il Presidente Parrocchiale Azione Cattolica Viggiano Michele Labriola. Spiegando la Mission dell’Azione Cattolica di Viggiano rinata nel 2013, l’Associazione di cui è Presidente ha voluto organizzare questo evento per le vittime della Shoah ricordando gli eroi del passato e uno di questi eroe è stato Gino Bartali. Un Bartali profondamente religioso e amico anche del Papa Pio XII, soffermandosi sull’uomo e non sul ciclista.

Subito dopo è intervenuto il Rettore del Santuario Regionale e Parroco di Viggiano Don Paolo. Ringraziando le associazioni coinvolte, ha subito ribadito il forte interesse per la storia di Bartali. Ha proseguito la sua relazione spiegando il rapporto tra gli ebrei e i cristiani nel corso della storia, con i loro dissidi,  partendo dalla consapevolezza che Gesù fosse ebreo.

Si parla la prima volta di Antisemitismo con l’avvento del nazismo che io fortemente condanno. Molti ebrei furono salvati dai monasteri e conventi, e lo stesso Papa Pio XII ha dato supporto a tutto ciò, anche se viene ricordato per aver taciuto alle malefatte dei fascisti“.

A seguire una lettura del libro di Paolo Reineri.

Dopo Don Paolo ha preso la parola il Coordinatore Nazionale Area Formazione di Azione Cattolica Luca Micelli.  “Bartali un credente nelle ossa. Un credente che ha inteso la fede non come un chiudersi ma come un mettersi in gioco. La sua fede lo porterà ad essere un Terziario Carmelitano, un sacrificio che rende sacro il suo donarsi agli altri. Bartali ha vissuto in questo modo“. Le parole di Micelli su Bartali hanno fatto capire alla sala gremita il coraggio di Bartali nell’agire contro i Nazisti.

Firenze 1943, viene chiesto a Bartali, dal cardinale di Firenze, di fare il corriere: portare tra Firenze ed Assisi dei documenti falsi per aiutare gli ebrei ad avere una nuova identità. Lui lo fa mettendo a rischio la sua vita, tenendo nascosto questo suo impegno persino alla sua famiglia. Il racconto di queste imprese sono venute fuori dopo perché lui voleva che restassero segrete. Bartali diceva spesso: il bene si fa e non si dice.

Il coordinatore conclude il suo intervento con un aneddoto su Bartali: “nel 1938 alla sua prima vittoria del Tour sul podio non fece il saluto fascista ma fece il segno della croce.  Questo portò il duce a indispettirsi fino a quando fu anche arrestato per qualche giorno. Era un convinto antifascista“.

A seguire una nuova lettura del libro di Paolo Reineri.

A concludere gli interventi: Giuseppe Mazziotta del Teambykers, Bartali credente si può identificare attraverso il sacrificio ma anche le preghiere e l’azione. Ai nostri atleti insegniamo i valori veri dello sport, Paolo Varalla, Assessore del Comune di Viggiano, si complimenta con chi ha organizzato l’evento e dopo aver letto una racconto con protagonista la bicicletta conclude: “la memoria va allenata e la bicicletta è un mezzo di memoria grazie a Bartali“.

La Mostra fumettistica è visitabile dal 1 febbraio al 15 febbraio nella Bibliomediateca di Viggiano dalle ore 10:30/12:30 e dalle 16:00 alle ore 19:00.

Le foto della serata:

 

Nel maggio 2005 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha consegnato alla moglie di Bartali, Adriana, la medaglia d’oro al valor civile (postuma) allo scomparso campione per aver aiutato e salvato molti ebrei durante la Seconda guerra mondiale. Il 2 ottobre 2011, inoltre, Bartali è stato inserito tra i Giusti dell’Olocausto nel Giardino dei Giusti del Mondo di Padova, sempre per l’aiuto offerto agli ebrei durante la Seconda guerra mondiale.

 

 

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