Speciale Elezioni Regionali 2019

Fiammata al COVA, “E’ curioso che sia Eni a fornire rassicurazioni”

Continua a destare preoccupazione la situazione della Val d’Agri e delle frequenti cosiddette “fiammate anomale” al Cova di Viggiano, dopo l’ultimo caso del genere registrato nello scorso fine settimana, che sembra abbia provocato l’intossicazione di due operai della azienda Vibac. Esprimendo la sua solidarietà, e quella dei candidati consigliere della lista “La Basilicata Possibile”, ai lavoratori e alle popolazioni della valle, costrette da tempo a convivere con questi fenomeni, è curioso che, rispetto a questi eventi, sia la stessa Eni a fornire rassicurazioni e che non ci sia in merito nessun comunicato o presa di posizione ufficiale da parte delle istituzioni preposte al controllo».

È necessario in tal senso che i dati delle centraline Arpab siano resi assolutamente trasparenti attraverso la pubblicazione degli stessi in tempo reale, così come è altrettanto urgente che queste istituzioni recuperino credibilità insieme all’intero sistema di controllo. A tal fine, bisogna rendere Arpab finalmente autonoma da qualunque tipo di controllo politico della sua gestione, che significa anche investire sulla struttura tecnica, nei mezzi e nelle risorse umane dell’Agenzia, oltre che sulla organizzazione interna e la dirigenza, perché in nessun modo i cittadini siano indotti ad attrezzarsi da soli, spesso con metodi scientificamente o tecnicamente discutibili, per provare a verificare le reali condizioni dell’impatto di questo impianto sull’area in questione.

Un impegno preciso, un obiettivo al centro della nostra agenda nell’immediato futuro e della azione politica che vogliamo implementare su questo tema affermando di voler rendere Arpab indipendente e più efficiente nella azione di monitoraggio. Un obiettivo che sarà possibile realizzare concretamente scegliendo finalmente la dirigenza dell’agenzia in base a fondati criteri di competenza scientifica e con nomine che dovranno rendere evidente che la direzione e l’organizzazione di questa struttura non siano ispirate a o dettate da calcoli di vicinanza politica al governo della Regione.

Soltanto mettendo a disposizione di Arpab mezzi e risorse adeguate, garantendo una dirigenza tecnicamente e scientificamente indiscutibile si potrà recuperare la fiducia della popolazione della Val d’Agri. Pensiamo ad una riforma complessiva della struttura Arpab, che recuperi in un comune inquadramento amministrativo, le strutture decentrate di Agrobios, stabilisca un rapporto sistematico di azione concertata con il Dipartimento Ambiente per la realizzazione di laboratori specializzati e certificati in grado di garantire la più efficace e avanzata azione di monitoraggio e controllo in Val d’Agri come negli altri hot spot ambientali della Basilicata (area Fenice e Val Basento) e di supportare  l’azione di bonifica delle aree SIN da realizzare al più presto.

Valerio Tramutoli candidato presidente per La Basilicata Possibile

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