Così il leader leghista e vicepremier, Matteo Salvini, accolto da centinaia di persone al Grande Albergo di Potenza per la lista messa in campo per il voto regionale del 24 marzo a sostegno del candidato di coalizione del centrodestra, Vito Bardi.
Non solo strette di mano e selfie, alcuni giovani universitari hanno mostrato uno striscione di contestazione: “Non tutto il Sud dimentica”, è scritto. Ciò nonostante, Salvini ha elencato la strada maestra per sconfiggere “la dinastia dei Pittella – ha detto – il voto rappresenterà un referendum dalla loro monarchia”. Ed ancora, “inaccettabile che la vicepresidente del governo lucano si sia opposta per prima contro il decreto sui migranti. Diverle le parole spese sui temi locali con priorità a lavoro, infrastrutture, sicurezza e sanità, quest’ultimo con riferimento al diritto alla salute da assicurare con provvedimenti dei neoeletti leghisti.
Dinanzi ai giornalisti, il senatore Pepe, il commissario regionale, Liuni, ed il sindaco di Viggiano, Cicala, a pieno titolo entrato tra gli schieramenti del carroccio con candidatura in famiglia.Proprio sul petrolio estratto in Val d’Agri e prossimamente a Tempa Rossa “impossibile – ha detto Salvini – la gestione fatta di una ricchezza che è poi evaporata.” Sui temi nazionali, auspicabile la chiusura positiva della vicenda TAV e la tenuta del governo anche dopo il voto lucano e delle Europee.