Non esistono regole nella trasposizione del libro a lungometraggio, ma tanta possibilità aperte. E’ l’opinione di Lina Wertmuller la celebre regista di origine lucana, in una giornata di studio, per giovani attori, registi e sceneggiatori, ha messo in evidenza. La riuscita fra trama e pellicola finita, secondo la Wertmuller è sempre un’avventura e il cinema ha una elevata possibilità espressiva che dipende da vari fattori a partire dal regista, dagli attori, e dal lavoro di coloro che si occupano della sceneggiatura.
La differenza fondamentale tra lo scrittore e il regista è che mentre il primo ha bisogno anche di molte pagine per descivere una scena o un paesaggio, il secondo può riassumere tutto in un’immagine. Inoltre, La nota regista Wertmuller mette in evidenza la differenza tra il cinema italiano e quello americano. In Italia si producono film, generalmente con pochi mezzi, che rappresentano storie possibili nelle quali la gente si riconosce e c’è una forte interazione tra arte e cinema.
Negli USA, invece, esiste una vera e propria industra cinematografica che vende un prodotto ottenuto con grandi impegni economici e che deve imporsi sui mercati. A questo proposito la Wertmuller ha fatto presente la necessità di difendere gli spazi già ridotti nei quali il cinema italiano è costretto. Un cinema peraltro che riesce comunque a ben figurare nelle diverse manifestazioni internazionali. A testimonianza di come molte volte le storie ben riconosciute riescono a penetrare l’animo degli spettatori.
Giulia Giarletta