I tre candidati «impresentabili» per l’Antimafia non conformi al Codice di autoregolamentazione delle candidature, ha spiegato il presidente dell’Antimafia, Nicola Morra, sono:
Vincenzo Clemente candidato della lista “Bardi presidente”, è imputato per corruzione in un processo attualmente in corso al Tribunale di Potenza.
Massimo Maria Molinari lista del “Presidente Trerotola” imputato per corruzione in un processo attualmente in corso al Tribunale di Potenza.
Due candidati hanno riportato sentenza di condanna in primo grado per delitti previsti dalla legge Severino:
Paolo Galante, candidato nella lista “Partito socialista italiano”, condannato nel 2016 a tre anni e sei mesi di reclusione per peculato continuato in concorso.
Rocco Sarli, in corsa con la lista Fratelli d’Italia, condannato nel giugno 2016, in primo grado, a tre anni e sei mesi di reclusione per peculato continuato in concorso.
Questi candidati, se eletti, rischierebbero la sospensione per effetto proprio della Legge Severino.