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Elezioni Europee, per chi votiamo davvero?

Alla scoperta della geografia politica del Parlamento Europeo.

In passato,  larga parte del sistema di informazione  ha considerato  le elezioni europee come una faccenda perlopiù “interna” agli equilibri politici di ogni singolo paese.

Ad esempio, ancora oggi, in Italia si continua a dire che “dopo il 26 Maggio cambieranno i rapporti di forza tra Lega e CinqueStelle” oppure “Potrebbe esserci un’accelerata verso le elezioni anticipate.” o ancora “Test fondamentale per il nuovo Pd di Zingaretti: testa a testa con il MoVimento.”

Valutazioni politiche che potrebbero essere fondate, certo è che le elezioni del 26 Maggio presentano spunti molto più complessi e, ovviamente, di carattere continentale.

Per cosa siamo chiamati a votare?

Dal 23 al 26 Maggio prossimi, i cittadini Europei saranno chiamati ad eleggere i nuovi 751* Parlamentari.

Altra cosa importante, da non sottovalutare, è che ogni gruppo-coalizione elettorale esprime anche un candidato alla Presidenza della Commissione Europea (Non c’è l’elezione diretta del Presidente, ma ogni gruppo, dal 2014, è “obbligato” ad esprimere un candidato che rappresenti la propria famiglia Politica).

Questi, i candidati alla presidenza della Commissione Europea che hanno già ufficializzato la propria “discesa in campo”:

Manfred Weber – PPE  (Partito Popolare Europeo)

Ska Keller – Verdi

Frans Timmermans – PSE (Partito Socialista Europeo)

Jan Zahradil – ECR (Conservatori e Riformisti europei)

Violeta Tomic – GUE/NGL (Sinistra Europea)

Guy Verhofstadt – ALDE (Liberaldemocratici)

La Situazione Italiana

Circa 50 milioni di cittadini italiani saranno chiamati ad eleggere 76 europarlamentari. La legge elettorale italiana prevede il sistema proporzionale con lo sbarramento al 4% per ogni singola lista presentata: tutte quelle liste che non supereranno la soglia del 4%, non parteciperanno alla ripartizione dei seggi.  Il Paese, inoltre, viene diviso in quattro grandi circoscrizioni (Nord, Centro, Sud e Isole). E’ possibile esprimere preferenze.

La Competizione Lega-M5S

La grande novità di questo voto, relativamente alle faccende interne, è la straordinaria chiarezza del quadro politico.

Intanto, è importante notare come le forze  attualmente al governo  (Lega-M5S), siano in competizione alle elezioni del 26 Maggio.

Il partito di Matteo Salvini, accreditato da tutti i sondaggi di un risultato superiore al 30%, porterà la sua folta pattuglia di deputati all’interno del gruppo “ENF” (Europa delle Nazioni e delle Libertà).

Insieme al “Carroccio”, aderiscono al gruppo Conservatore , il “Front National” di Marine Le Pen (Francia), il “Partito della Libertà” (Austria), “Interesse Fiammingo” (Belgio), “Alternativa per la Germania”, “Partito per la Libertà” (Olanda) e “Congresso della nuova destra” (Polonia).

Il partner di governo guidato da Luigi Di Maio, invece, è alle prese con una “rimodulazione” della strategia Politica Europea. Considerati gli esiti disastrosi dell’alleanza di 5 anni fa con l’UKIP di Farage, il MoVimento Cinque Stelle ha avviato il percorso per la formazione di nuovo gruppo “postideologico” che dovrebbe avere come nuovi temi centrali in agenda, la democrazia diretta e l’ambiente. Staremo a vedere.

La Collocazione Politica delle Altre forze in campo

Il Partito Democratico di Nicola Zingaretti, sceglie lo slogan “Da Macron a Tsipras” per provare a rendere l’idea di un “rassemblement” (piuttosto difficile da mettere in pratica) di tutto lo schieramento progressista.

Ad ogni modo, chi vota i candidati del Pd, sceglie di sostenere il gruppo del PSE.

Forza Italia e i centristi dell’UdC, restano saldamente ancorati al gruppo del PPE: la campagna elettorale degli “Azzurri” e  dei “Moderati”, sarà fortemente incentrata sul tentativo di bloccare l’avanzata dei gruppi “Sovranisti” legati a Salvini e a Marine Le Pen.

La lista “+ Europa”, insieme alla neonata formazione “Italia in Comune”, guidata dall’ex dissidente “Grillino” e attuale sindaco di Parma Federico Pizzarotti, aderisce al gruppo ALDE. Pertanto, se questa lista dovesse superare il famigerato sbarramento del 4%, porterebbe in dote un manipolo di parlamentari al gruppo di matrice liberale.

Fa il suo esordio in questa campagna elettorale, la lista de “La Sinistra”.

Uno spazio rilevante a Sinistra del Pd, occupato in maniera pressochè unitaria dalle forze politiche italiane che si riferiscono al gruppo GUE/NGL (Sinistra Europea).

Aderiscono alla nuova formazione, il Partito della Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana e L’Altra Europa con Tsipras.

In ultimo, sarà in campo anche la lista ecologista “Europa Verde”, animata dalla Federazione dei Verdi e da “Possibile” (Il movimento politico guidato dall’ex pd Giuseppe Civati.)

*Il numero complessivo dei Parlamentari potrebbe variare seguendo gli sviluppi del caso “Brexit”.

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