L’interesse manifestato dai Matteo, non l’Evangelista purtroppo, ma dall’ex premier e dal quasi premier, verso la Val d’Agri, sa di commovente. Si davvero sono commosso, pensare che questo fazzoletto di terra di poche centinaia di chilometri quadrati riceve le attenzioni dei Matteo è emozionante. Tutti si occupano delle nostre questioni e chissà perchè? Effettivamente mi chiedo perchè, ebbene due sono le cose: o c’è una tale crisi economica in giro per l’Italia che poche migliaia di barili estratti sono sempre meglio che nulla, oppure, nella migliore tradizione industriale italiana ci si interessa ad un territorio in logica coloniale più tosto che in logica di sviluppo industriale, economico e culturale. Mi ricorda questo appassionato interessamento per la Val d’Agri, quanto è avvenuto con gli insediamaneti pre e post 1980. Dopo il 1980 nacquero diverse aree industriali e tanti “coloni” del Nord ricco e produttivo vennero ad insediare (stavo scrivendo insidiare…) i nostri territori, alcune aziende nemmeno aprirono il bandone fuggirono ancora prima di raccogliere armi e bagagli con il malloppo. lasciando a bocca asciutta le maestranze, i padri di quelle maestranze oggi nei pensieri dei Matteo.
Miliardi di Lire di contributi prima della L. 219/81 e poi delle Leggi Obiettivo1. Ecco l’interesse di queste aziende mi ricorda tanto questi Signori, che magari nelle loro ricche cittadine, tra un valdobbiadene e un prosecco, tra una grappa e un barolo a malloppo ormai rubato oggi fanno anche i moralisti: Sud ladrone! – oppure in preda ad un raptus di “legalità” hanno preferito portare le produzioni all’estero con il contributo dei governi italiani e dunque anche dei Matteo 1 e 2. Perchè è più facile produrre all’estero magari in un paese UE che ci fa concorrenza sulle tasse che in Italia, vero Matteo? Tutti si preoccupano delle maestranze, ognuno discerne ed ha competenze su tutto, sono invidioso dei Matteo 1 e 2, hanno il dono dell’Onniscienza che io immaginavo appartenesse solo all’Altissimo. Ma Matteo 1 la botta l’ha già presa e forse non gli è bastata, al Matteo 2 rispondiamo in linguaggio leghista. Caro Ministro Salvini facciamo noi non si preoccupi.
Non abbiamo bisogno di Prefetti o di novelli Caesar. Lasci perdere, il Suo interessamento per la Val d’Agri sa di patetico. Se davvero ha a cuore questi territori e la loro salvaguardia ambientale allora deleghi a chi conosce i territori di esternare proposte e soluzioni. Se davvero ha a cuore una filosofia federalista potrebbe tagliare quelle accise sui carburanti da trazione che aveva proposto di tagliare e che non ha volutamente fatto, e che in una Regione che produce petrolio sa di paradosso. Oppure lasciare qui l’IVA e le altre imposte che le aziende del Suo nord ricco e produttivo versano allo Stato italiano e che Lei nel DL delle autoniomie ha chiesto che restassero nel Suo nord, dove hanno le sedi legali. Caro Matteo 2 detto il Salvini, lasci perdere Brienza torni in Brianza, vada nelle valli dei timbales che alla valle del petrolio ci pensiamo noi. A dimenticavo, l’interessamento per la Val d’Agri deriva forse da una forzatura dell’italiano? Sarà che il plurale di Matteo è forse Mattei?
Michele Montone