Non importa che tu guardi la televisione oppure no: devi pagare il canone Rai per il solo fatto di detenere un apparecchio televisivo abilitato a ricevere i segnali audio e video dalle piattaforme terrestri o satellitari. Se sei intestatario di un’utenza di energia elettrica nell’abitazione di residenza si presuppone per legge che tu abbia la televisione in casa; questo basta per far scattare l’obbligo di pagamento, indipendentemente dall’utilizzo che fai o non fai di questo televisore “presunto”.
I soldi vengono, ormai, prelevati automaticamente e così non si può evadere come in passato, quando molti se la cavavano semplicemente omettendo il versamento: dal 2016 l’importo viene addebitato direttamente in bolletta dai gestori di fornitura di energia elettrica. La somma è di 90 euro all’anno, divisa in 10 rate mensili da gennaio a ottobre di 9 euro ciascuna.
Però, tu potresti veramente non avere la televisione, oppure averla ma appartenere a una categoria che ha diritto all’esenzione, e intanto stai pagando lo stesso il canone attraverso queste trattenute periodiche messe in conto sulla bolletta. Devi sapere che la presunzione di possesso di una televisione non è assoluta: può essere vinta da una prova contraria, che consiste in una apposita dichiarazione di non detenere alcun apparecchio tv. A quel punto e solo in quel momento potrai non pagare più il canone.
Anche per il 2020, dunque, ci sono le esenzioni dal pagamento per il canone Rai: ma non sono automatiche, devi richiederle individuando quella che fa al caso tuo in base a determinati presupposti che dovrai indicare espressamente e sotto la tua responsabilità. Per renderle operanti dovrai compilare determinati moduli e inviarli entro le scadenze previste, altrimenti sarai costretto a pagare un’altra annualità di canone o, come vedremo, almeno un intero semestre.
Ad esempio, se non hai la televisione a casa puoi dichiararlo ufficialmente con la procedura che ti indicheremo. Può anche darsi che avevi un’apparecchio televisivo in passato ma adesso non lo hai più: anche in questo caso non sarai più tenuto a pagare il canone, ma dovrai comunicare tale circostanza seguendo precisi passaggi.
Ci sono poi alcune categorie di persone esentate in via generale dal pagamento del canone Rai ed anche loro devono comunicare di essere in possesso dei requisiti, come gli ultrasettantacinquenni con reddito annuo inferiore a 8 mila euro, i diplomatici e i militari stranieri. Vediamo, quindi, tutti i casi che consentono di evitare legittimamente di pagare il canone Rai.
Se non detieni nessuna tv nell’abitazione di residenza puoi evitare l’addebito del canone in bolletta presentando un’apposita dichiarazione sostitutiva nella quale sotto la tua responsabilità dirai che nella tua casa dove è attivata una fornitura di energia elettrica non è presente alcun apparecchio televisivo. Si tratta di un’autocertificazione, quindi come dichiarante ti assumi espressamente la responsabilità di dichiarare fatti e circostanze veritieri: le dichiarazioni mendaci sono punite con la decadenza dai benefici goduti ma non spettanti (quindi con il recupero del canone) cui si aggiunge una sanzione amministrativa da 200 a 600 euro; inoltre costituiscono reato [1] punito fino a 6 anni di reclusione.
Attenzione: per ottenere l’esonero è necessario che nessun componente della tua famiglia anagrafica detenga un apparecchio televisivo, quindi non solo tu: se tua moglie o un figlio convivente lo possiede, non sarai esente dal canone. È sufficiente cioè che uno solo dei familiari che vivono sotto lo stesso tetto abbia una televisione per far sorgere l’obbligo di pagamento del canone Rai.
La dichiarazione deve essere compilata sull’apposito modello da inviare all’Agenzia delle Entrate entro il 31 gennaio 2020 in modo da poter fruire dell’esenzione dal pagamento del canone Rai per l’intero anno 2020. Se viene presentata dal 1 febbraio al 30 giugno 2020 l’esonero avrà effetto soltanto per il secondo semestre dell’anno.
L’esenzione chiesta per il canone 2019 è valida anche nel 2020?
Se avevi già inviato per il 2019 la dichiarazione di non possedere alcun apparecchio televisivo ed ora continui a non avere la tv, devi ripresentare una nuova dichiarazione per ottenere l’esenzione dal canone Rai anche per il 2020. Infatti ogni dichiarazione ha validità esclusivamente annuale e deve essere riproposta per l’anno successivo anche se i requisiti non cambiano.
Cosa succede se attivo una nuova utenza elettrica durante l’anno?
Se non eri già titolare di un’altra fornitura elettrica ad uso residenziale ed attivi in corso d’anno una nuova utenza di energia elettrica, dovrai presentare la dichiarazione di non possedere apparecchi televisivi entro la fine del mese successivo alla data di attivazione della fornitura: in questo modo otterrai l’esonero dal canone a decorrere dalla data in cui hai attivato la fornitura con il gestore elettrico, altrimenti perderai l’agevolazione e dovrai pagare il canone.
Cosa fare per non pagare più di un canone nella stessa famiglia
Se un altro membro della tua stessa famiglia anagrafica paga il canone in bolletta su quell’abitazione, per evitare il doppio addebito – che sarebbe possibile in caso di allaccio di una nuova utenza elettrica da parte di un componente della famiglia – bisogna presentare la dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate indicando, nel quadro B del modello che abbiamo fornito, il codice fiscale di chi già paga il canone ed anche la data a partire dalla quale il richiedente l’esenzione è entrato a far parte della stessa famiglia anagrafica.
Infatti, in questo particolare caso la dichiarazione presentata conserva validità oltre l’anno e non va rinnovata se non cambiano i presupposti. Inoltre non ci sono scadenze, come quella generale del 31 gennaio, e dunque potrà essere presentata in qualsiasi momento dell’anno quando ne sorge la necessità perchè cambia la composizione della famiglia anagrafica o un membro attiva una nuova utenza elettrica di tipo residenziale. A tal proposito, leggi anche come non pagare il canone Rai per la seconda casa.
Esenzione per gli over 75
Le persone che hanno compiuto o compiranno il 75esimo anno di età entro il 31 gennaio 2020 ed hanno un reddito annuo inferiore ad 8.000 euro hanno diritto all’esenzione dal canone Rai. Per chi invece compirà i 75 anni dal 1 febbraio al 31 luglio 2020 c’è la possibilità di richiedere l’esenzione per il secondo semestre 2020.
Ricorda che questa agevolazione spetta solo per i televisori presenti nell’abitazione di residenza dell’anziano e non in altre case di sua proprietà, ad esempio la seconda casa per le vacanze.
Esenzione per militari stranieri e diplomatici
In base alle convenzioni internazionali, sono esentati dal pagamento del canone Rai gli agenti diplomatici [2], i funzionari e gli impiegati consolari o di organizzazioni internazionali ed anche i militari stranieri, come quelli di cittadinanza non italiana ed appartenenti alle forze Nato in servizio in Italia [3].
Anche per costoro c’è un apposito modello di dichiarazione sostitutiva nel quale andrà indicata l’esatta qualifica posseduta per beneficiare dell’esenzione ai sensi delle convenzioni internazionali riconosciute dall’Italia.
Se avevi già pagato il canone Tv per il 2019, ma avevi diritto all’esenzione puoi chiedere il rimborso. Dovrai presentare l’apposito modulo di richiesta che contiene anche la dichiarazione in cui attesti la sussistenza delle condizioni e dei requisiti che ti danno diritto all’esenzione e dunque del motivo per cui chiedi il rimborso: ad esempio perché avevi 75 anni già nel 2019 ma nel frattempo ti è stato addebitato il canone in bolletta.
I casi più comuni sono quello del doppio addebito, in cui il canone era stato pagato anche da un altro componente della stessa famiglia anagrafica (bisogna riportare il codice 4) ed il caso in cui la dichiarazione di non possedere apparecchi tv era stata presentata all’ultimo momento e nel frattempo qualche rata di canone era stata addebitata in bolletta (andrà indicato il codice 5).
Nel modulo, occorre indicare con precisione il codice Pod che è il numero univoco che identifica il contatore al quale è allacciata la fornitura (non cambia anche se cambia l’intestatario); si trova in alto a sinistra su ogni bolletta della luce.
Come presentare le richieste di esenzione
Tutti i modelli previsti per i casi che abbiamo esaminato devono essere inviati all’Agenzia delle Entrate. L’invio si può fare in diversi modi:
- utilizzando l’applicazione web del sito dell’Agenzia Entrate, ma bisogna prima registrarsi ed essere abilitati ai servizi telematici; a questo punto si potrà procedere all’invio online dei documenti;
- tramite un intermediario abilitato, come i Caf (centri di assistenza fiscale) ed i commercialisti;
- inviando una lettera raccomandata senza busta, all’indirizzo: Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino. In questo caso dovrai allegare anche un documento di riconoscimento in corso di validità;
- con una Pec (posta elettronica certificata), munita di firma digitale [4] del richiedente e trasmessa alla Rai all’indirizzo: cp22.canonetv@postacertificata.rai.it.
Per compilare bene i modelli leggi anche autodicharazione canone Rai: il modello da presentare.
Termini e scadenze per le domande di esenzione
Abbiamo visto, analizzando i vari casi di esenzione, che c’è tempo fino al 31 gennaio 2020 per inviare la richiesta in modo da poter fruire dell’esenzione dal pagamento del canone Rai per tutto anno 2020. Invece, presentandola dal 1 febbraio al 30 giugno 2020, l’esonero avrà effetto soltanto per il secondo semestre dell’anno.
Però è consigliabile farlo prima anziché aspettare gli ultimi giorni: la prima rata del canone Rai 2020 viene applicata già a partire da gennaio, quindi se invii la domanda all’ultimo momento (specialmente se la trasmetti per posta) rischi di trovare la rata già inserita in bolletta; sarai costretto a chiedere poi il rimborso e i tempi si allungano. Non aspettare, dunque, gli ultimi giorni: se sei in possesso dei requisiti necessari, puoi presentare la dichiarazione sostitutiva fin da adesso.
FONTE: LALEGGEPERTUTTI.IT