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Tavolo sul P.O. Val d’Agri-Melandro-Camastra-Sauro a Villa d’Agri, mancano fondi a 35 paesi

La prima riunione da quando Vito Bardi è diventato Presidente della Regione sul Programma Operativo Val d’Agri-Melandro-Camastra-Sauro.

Nella sede dell’ex Comunità Montana di Villa d’Agri un tavolo di discussione dei 35 comuni che fanno parte del Programma Operativo con al centro ovviamente i tempi petroliferi:  la suddivisione dei fondi del petrolio per il quale era nata 15 anni fa. E’ stata ratificata la somma di 35 milioni spettanti ai comuni già stanziati nella precedente amministrazione regionale; i sindaci, però, hanno chiesto conto di una quota statale che sarebbe dovuta andare ai comuni ma invece non è mai arrivata trattenuta dalla Regione Basilicata.

Il Sindaco di Viggiano Cicala ha parlato di un vero e proprio furto: “è ora di pensare ad una vera soluzione che possa portare sviluppo, possa portare infrastrutture e possa portare occupazione alla nostra terra attraverso una rimodulazione di quelle che sono le royalties e attraverso il rispetto dei patti del 1998 che purtroppo in questi 15 anni e, nella riunione è emerso in maniera ampia, non sono stati assolutamente rispettati”.

Il Sindaco di Paterno Grieco: “il primo piano operativo che è stato finanziato risale al 2003-2008, dal 2008 queste risorse sono state utilizzate dalla Regione. Adesso chiedo di rispettare le leggi“.

Il Sindaco di Marsicovetere Zipparri: “ho proposto al Presidente Bardi di tenere un consiglio regionale a Villa d’Agri perchè definisco Villa d’Agri la piazza della Val d’Agri ed è tra la gente che dobbiamo imparare a parlare delle problematiche cercando di portare le proposte per risolvere queste problematiche. Mi riferisco primo fra tutto al problema sanitario con il depotenziamento dell’ospedale di Villa d’Agri”.

Sullo sfondo il rinnovo delle concessioni Eni in Val d’Agri con una riunione tra Bardi e l’Eni oggi 10 ottobre, le parole di Bardi: “vediamo come si porrà la compagnia e soprattutto vedremo quello che sarà possibile per il bene dei lucani portare avanti. Anche con Eni, come per Tempa Rossa, l’obiettivo primario è la tutela della salute e l’ambiente, non pensare solo alle royalties ma quello che potrà portare lavoro ai lucani”.

 

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