Signor Presidente, signori consiglieri,
come ho avuto modo di dire nell’ultima seduta che aveva all’ordine del giorno la vicenda petrolio è mia intenzione informare la comunità lucana di quanto il Governo regionale ha fatto su questa materia dopo aver raggiunto l’accordo su Tempa rossa.
Anche in questa occasione ritengo necessario precisare che gli accordi riguardano solo le compensazioni ambientali che dovranno essere versate alla Regione Basilicata per le attività di coltivazione idrocarburi della concessione Tempa Rossa.
Sottolineo: bilanciamenti ambientali e non royalties che lo Stato decide e distribuisce in ragione della produzione.
In realtà, e per dovere di precisione, i concessionari del Centro Oli Tempa Rossa sono, oltre a Total, anche Shell e Mitsui Italia, che ha sostituito nella quota di concessione Esso.
Già nella scorsa seduta ho illustrato quanto stipulato nell’accordo del 2006.
Nonostante una clausola infelice che all’epoca stabiliva una sorta di intoccabilità futura dei termini di accordo, devo dare atto che le aziende petrolifere hanno invece accolto il nostro nuovo corso, acconsentendo a una rideterminazione delle azioni e dei compensi a fronte di una rinnovata e sempre maggiore sensibilità ambientale.
E’ soprattutto su questo punto che vorrei soffermarmi, prima di affrontare le aride questioni di cifre.
Nel corso dei negoziati per le compensazioni ambientali relativi a Tempa Rossa è stato fortemente voluto e condiviso con i concessionari un principio di forte discontinuità con il passato: le società e i Gruppi di appartenenza, multinazionali di primo piano a livello mondiale, devono condividere con la Basilicata la propria esperienza e competenza aziendale per la crescita economica della Regione.
E, visto che abbiamo negoziato le compensazioni ambientali, è stato proprio l’ambiente ad essere messo al centro di questo principio.
L’ambiente come occasione di impresa e di creazione di valore.
L’ambiente come volano di sviluppo e occupazione.
Abbiamo una Regione in cui le risorse dell’ambiente sono uniche e varie, e ricomprendono attività imprenditoriali che devono risaltare:
- la messa in sicurezza il territorio;
- il recupero e la valorizzazione delle aree abbandonate;
- la ricostituzione di habitat naturali;
- lo sviluppo di nuove attività nell’ambito del risparmio e dell’efficienza energetica;
- le produzioni sostenibili con la creazione di partenariati industriali con le imprese locali per la nascita di eccellenze;
- ed infine, lo sviluppo dell’economia circolare e della green economy.
Il protocollo prevede la creazione di un tavolo di concertazione che definirà le linee di azione su un duplice binario entrambi focalizzati comunque all’obiettivo di massimizzare l’occupazione sul territorio:
- uno riguarderà i progetti che i concessionari direttamente o con le società del gruppo loro collegate possono realizzare;
- l’altro le iniziative da proporre con bandi regionali e che potranno essere finanziati fino alla metà dell’intero costo di progetto
Al tavolo, oltre alla Regione e ai concessionari, parteciperanno:
l’ANCI Basilicata in rappresentanza della popolazione del territorio,
le organizzazioni sindacali più rappresentative, in rappresentanza dei lavoratori;
le organizzazioni datoriali di riferimento regionale in rappresentanza delle imprese;
i rappresentanti degli enti associativi più rappresentativi e che abbiano documentata attività sul territorio regionale a sostegno dell’ambiente;
e un rappresentante della Consulta Regionale Studentesca di Basilicata.
Un ulteriore tavolo tecnico composto dalla Regione e dai concessionari validerà le proposte.
Come ho già detto, pur non avendo mai avviato la produzione i concessionari di Tempa Rossa hanno versato ad oggi 4 milioni di euro ai precedenti governi, oltre a 250 mila euro all’anno per supporto a manifestazioni di promozione locale.
Ed arriviamo, come anticipavo, alle aride cifre.
Per i progetti di sviluppo sostenibile i concessionari garantiranno 25 milioni di euro di investimenti ogni quinquennio per quelli propri, nonché ulteriori 25 milioni – sempre per quinquennio – per i bandi regionali da finanziare al 50%.
Pertanto, dato che le imprese che si aggiudicheranno i bandi dovranno investire almeno altri 25 milioni di euro, il totale degli investimenti per lo sviluppo sostenibile ogni 5 anni sarà pari a 75 milioni di euro.
Inoltre, a titolo di compensazione ambientale i concessionari di Tempa Rossa verseranno alla Regione un contributo pari a 50 centesimi euro/barile di greggio prodotto, aggiornato anno per anno secondo l’indice “Brent Futures Weighted Average” a cui è aggiunto un ulteriore contributo pari a 30 centesimi euro/barile.
A titolo di ulteriore compensazione in relazione al riequilibrio ambientale e territoriale vi sono altri 3 Milioni di euro, quale contributo di scopo per la pianificazione e progettazione di una rete di monitoraggio ambientale che dovrà riguardare l’intero territorio regionale.
Inoltre, vi sarà un contributo ai costi di esercizio di tale rete per un altro milione e mezzo all’anno. E per 20 anni.
Non solo: ad ulteriore compensazione per il riequilibrio ambientale a titolo di contributo a programmi in materia di sviluppo sostenibile vi saranno:
– 1 milione di euro all’anno per i primi cinque anni di produzione;
– 2 milioni di euro all’anno dal sesto al decimo anno di produzione;
– 2 milioni e mezzo di euro all’anno dall’undicesimo al venticinquesimo anno di produzione.
Ed infine, la partita del gas naturale che è stato riconosciuto comunque tutto della Regione al netto dell’autoconsumo che Tempa Rosa deve certificare.
Gli accordi hanno stabilito la fornitura gratuita MINIMA di 40 Milioni di metri cubi all’anno dall’inizio della produzione e per la durata di 30 anni fino al raggiungimento della quantità complessiva di 1200 Milioni di metri cubi, rispetto ai 750 milioni previsti nel 2006.
E’ probabile quindi che questa fornitura, con un meccanismo di monitoraggio quinquennale della legge di produzione del giacimento relativamente al Gas naturale, possa essere ulteriormente incrementata nel tempo.
Quello che ci attende, quindi, è una sfida.
Dobbiamo mettere in campo la nostra volontà di costruire una Regione diversa è migliore.
I fondi che siamo riusciti a costruire con Total, infatti, ci impegnano sul piano dei progetti per il lavoro e l’ambiente.
Per fare questo c’è bisogno del contributo di tutti.
Maggioranza e opposizione.
Mi rivolgo a Voi, rappresentanti della nostra comunità.
Quelli che ci attendono possono essere tempi di grandi cambiamenti.
Abbiamo costruito un accordo che privilegia non la caduta di fondi a pioggia, ma la costruzione di idee per aiutare a crescere la nostra comunità.
Infrastrutture, ma non solo.
Per questo voglio lanciare un appello a tutti. Agli imprenditori, alle forze sindacali, alle organizzazioni degli artigiani.
Insieme dobbiamo costruire una strada di sviluppo economico e sociale.
Insieme dobbiamo puntare sui nostri giovani. Sulle nostre aziende, sulla nostra capacità di fare.
Insieme dobbiamo bandire la rassegnazione e guardare al futuro con ottimismo.
Perché questo è il cambiamento possibile, quello che vede in campo la buona volontà.