Emblematica la carenza d’acqua che stanno attraversando gli invasi lucani è la situazione della diga di Lago di Pietra del Pertusillo.
Scarsità di pioggia e neve hanno portano l’invaso della Val d’Agri a contenere ad oggi circa 70 milioni di metri/cubi, quando 1 anno fa erano invece 89 milioni di metri/cubi.
La situazione è diventata ormai preoccupante, come nel resto degli altri invasi lucani, perchè una diga come il Pertusillo potrebbe contenere fino a 155 milioni di metri/cubi di acqua e invece ne contiene nemmeno la metà.
Preoccupa per l’utilizzo che se ne fa delle acque: parte sono destinate all’agricoltura della costa jonica e un’altra parte agli usi industriali del polo siderurgico di Taranto.
La penuria d’acqua del Pertusillo ha già provocato un primo effetto nell’area del Metapontino con la distribuzione irrigua ridotta a 3 giorni a settimana.
L’area della Val d’Agri ha avuto nei mesi di dicembre, gennaio e parte di febbraio una media di piogge molto bassa compresa tra i 20 e i 30 mm, contro una media che nel solo mese di gennaio raggiunge anche i 250 mm di pioggia.
Una mancanza di eventi piovosi nel periodo invernale che non si constatava da anni e sulla quale un invaso, come quello del Pertusillo, ne sta risentendo tutti gli effetti.
Coldiretti su crisi idrica in Basilicata