In un momento così tragico si rischia di farsi prendere dalla frenesia di risolvere tutto e subito, magari anticipando le mosse del nemico invisibile. In tutto questo trambusto c’è chi deve far girare la macchina nella sua ordinaria andatura; non potrà essere un’andatura dalle “performance” brillanti, ma il minimo inderogabile lo deve sostenere. Il titolo ci dice di cosa sto parlando e vi risparmio la litania sulla necessità di stare dentro casa, di non uscire etc. etc. … E, dunque, dicevo, per sostenere il cammino di una popolazione in crisi ognuno fa, o dovrebbe fare, la sua parte: chi produce per fare business riduce la produttività in maniera da abbassare gli impatti sull’ambiente circostante, chi non è indispensabile al soddisfacimento di bisogni primari della collettività si ferma e chi invece deve tirare il carretto buttando un occhio alla strada, affinché non si esca dalla linea di mezzeria, ed un occhio all’orizzonte, affinché lo si raggiunga tuti insieme sani e salvi. Non importa di arrivare prima o presto, ma tutti insieme. Credo, in questo momento storico, sia questo il problema e la preoccupazione di ogni Sindaco; ed Antonio Massari da Corleto Perticara se l’è posto per la sua comunità e per l’intera area che va sotto il nome di concessione Tempa Rossa.
Quindi, per uscire dalla metafora, nell’area dove c’è una delle industrie estrattive più importanti d’Europa, il Sindaco, che oltre a tenere ferma la situazione ordinaria deve pensare pure un pochino oltre il suo naso, chiede aiuto. Chiede sostegno per proteggere i cittadini dell’area. Come? Con una distribuzione di mascherine alle famiglie, con l’allestimento di un presidio medico ovvero una sorta di postazione medica avanzata; chiede risorse per creare un supporto con un’ambulanza di rincalzo a quelle di Basilicata Soccorso (Stigliano e Corleto sono sedi di presidio del 118) e poi, cosa che non guasta, un fondo o, se vogliamo dire così, un castelletto da poter usare per sostenere le attività commerciali che al già momento di congiuntura non favorevole hanno dovuto aggiungere le funeste conseguenze di un’Italia in ginocchio.
A questa richiesta la Company Francese risponde che è in crisi, che il prezzo del barile è precipitato, gli affari vanno male etc… etc… . Sembra la scusa dell’amico che interpellato, per la seconda volta, a concedere un prestito gira intorno alle scuse come lo scolaro che fa morire parenti e affini per giustificarsi della sua impreparazione; ve lo ricordate tutti il metodo, che sovente sfuggiva di mano e alla conta ci si accorgeva di aver contato più nonni di quanto la natura ce ne poteva concedere.
La riflessione io, però, la sposterei sulla mediocrità della interfaccia che intercorre tra il territorio e la company. Mi spiego. Voi credete che TOTAL non abbia personale addetto alla comunicazione capace di saper maneggiare le parole per dare risposte che dicano tutto senza aver detto niente? O che siano sprovvisti di personale, con le Migliori Capacità Comunicative, per rapportarsi al territorio in guisa da gestire le aspettative degli stakeolder? No che non è così. È mancata la diplomazia giusta per prendere in carico un’istanza di un territorio che per una volta non chiede lazzi e frizzi nelle piazze dei paesi o schermi giganti per guardare partite di calcio né tantoméno pullman per andare al mare o per musei. O, forse, sono mancate le persone giuste per maneggiare la diplomazia giusta. Perché è l’unico modo per spiegarci una così grande sciocchezza di una industria internazionale che ha un bilancio come quello di una Nazione. Se così non è la situazione è molto preoccupante, perché se la BAT ovvero le migliori tecnologie praticabili sono come la MDP ovvero la “Migliore Diplomazia Possibile” da parte di TOTAL allora è il caso di dire: siamo fritti.
Gianfranco Massaro – Agos