Istituto Superiore di Sanità e AIFA, insieme, sono impegnati nello sviluppo di uno studio nazionale comparativo (randomizzato) e controllato per valutare l’efficacia e il ruolo del plasma ottenuto da pazienti guariti da Covid-19 con metodica unica e standardizzata. Il plasma dei soggetti guariti viene impiegato per trattare, nell’ambito di questo studio prospettico, malati affetti da forme severe di COVID-19.
Allo studio partecipano diversi centri, a cominciare da quelli che sin dall’inizio di marzo ne stanno già valutando a livello locale l’efficacia. Questo progetto consentirà di ottenere evidenze scientifiche solide sul ruolo che può giocare l’infusione di anticorpi in grado di bloccare l’effetto del virus e che sono presenti nel plasma di soggetti guariti dall’infezione da nuovo Coronavirus.
Approfondiamo la questione plasma tra scienza, disinformazione e complottismo.
Cura e prevenzione, sappiamo le differenze?
La Cura è il complesso di mezzi terapeutici e delle prescrizioni mediche per risolvere determinate patologie o a stati morbosi generali. Il Plasma è una cura sperimentale contro il covid-19, che sta ottenendo buoni risultati, seppur presentando una serie di problemi che rendono complesso il suo utilizzo. E’ un vecchio principio di terapia, già conosciuto, di cui già si usufruisce da anni. Rappresenta un’arma in più ma non di certo la soluzione al problema.
La Prevenzione è l’insieme di azioni, di interventi che hanno il fine prioritario di promuovere e conservare lo stato di salute di un soggetto ed evitare l’insorgenza di malattie. Il vaccino è prevenzione che, somministrato, ha lo scopo di fornire una immunità acquisita.
Il plasma è utile ma non è risolutivo nel contesto di una pandemia, per via del numero elevato di persone affette dal virus. Ed inoltre un soggetto sano non può essere trattato con il plasma, proprio perché quest’ultima è una terapia. Dovreste prima ammalarsi.
“Prevenire è meglio che curare” vale anche oggi o lo abbiamo dimenticato?
Negli ultimi giorni abbiamo sentito parlare di profitti ai danni delle case farmaceutiche se si usasse il plasma anziché il futuro vaccino. Dobbiamo saper distinguere i concetti di prevenzione e cura, distinguere tra immunità passiva e immunità attiva.
Prima di gridare al complotto e credere al primo articolo scritto privo di logica dobbiamo informarci smettendola di favorire la divulgazione di articoli privi di evidenza scientifica. All’inizio della pandemia in Italia avevo già avvertito il rischio delle fake news dilaganti e senza fondamento:
Il Coronavirus al tempo delle fake news, l’informazione educhi all’uso corretto della notizia
Il vaccino come ci stanno informando i vari telegiornali e noi stessi stiamo pubblicando tutte le ultime news: Vaccino italiano contro il Covid funziona su cellule umane. E’ la prima volta dovrebbe riuscire ad essere pronto per la fine dell’anno. Difficilmente prima. E’ di oggi la notizia dei test fatti in Cina di un vaccino sui macachi che hanno dato esito positivo.
La scienza richiede molti anni di studio, il montaggio di un video ricco di fake news da diffondere su internet pochi minuti. Per il singolo cittadino è facile affidarsi all’immediato, puntare il dito leggendo un post su facebook. Ma attenzione: sono proprio le soluzioni ovvie e rapide ad essere false, perché più credibili e più efficaci nel raggiungere l’unico obiettivo dei social media: lucrare.
Per trovare la verità bisogna indagare, bisogna perdere del tempo e non soffermarsi al primo articolo in cui ci imbattiamo. Bisogna a volte grattare la superficie per giungere al cuore del problema. Molte inchieste giornalistiche sono dovute passare anche per imbarazzanti tirate d’orecchi per giungere alla verità finale.
Come già successo con altre fake news sparse negli ultimi due mesi: la verità è là fuori, però cercatela con fonti attendibili ed esponetecela quando verità è.
Ora che anche l’ Istituto Superiore di Sanità e AIFA hanno dato l’ok per uno studio nazionale possiamo stare più tranquilli. Consapevoli che la scienza fa il suo corso e fiduciosi che non tutto è un complotto, la verità magari fa più male rispetto alla disinformazione dilagante ma poi è l’unica che risolve i problemi. Quindi occhi aperti: la fiammella della verità non si spegne mai.
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