Se la notizia verrà confermata dagli studi e dai report scientifici delle prossime settimane, farà tirare davvero un grosso sospiro di sollievo a tutti noi.
Di cosa parliamo?
Di come sta mutando il Nuovo CoronaVirus.
Il Virus che sta flagellando l’Italia e il mondo intero, starebbe subendo dei mutamenti importanti.
Ad osservare da vicino i cambiamenti del “Sars – Cov- 2”, tra gli altri, c’è Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano.
Questa mattina, l’esperto, ha rilasciato diverse interviste che lasciano spazio a qualche minimo spiraglio di ottimismo:
” La prima valutazione che possiamo fare è legata all’espressione clinica dell’infezione: nella fase più drammatica dell’epidemia arrivavano circa 80 persone al giorno in Pronto soccorso e la maggior parte necessitava di ricovero in terapia intensiva. Le cose sono cambiate da un paio di settimane, i reparti si stanno man mano liberando. L’infezione non arriva più alla fase gravissima della cosiddetta tempesta citochinica, in cui le persone rischiano la vita. In generale, sono in forte calo i pazienti che hanno bisogno di ospedalizzazione. L’epidemia c’è ancora, ma dal punto di vista clinico si sta svuotando“.
La domanda che tutti ci poniamo è la seguente: sarà una situazione strettamente legata al lungo periodo di LockDown o il “Virus” sta davvero diventando più “Buono”?
Continua Clementi:
“Servono prove scientifiche di una mutazione che lo porti ad adattarsi all’ospite, cioè all’uomo. Un virus nuovo è sempre molto aggressivo nelle prime fasi, poi impara a convivere con la sua vittima. È un atteggiamento opportunistico, che gli consente di sopravvivere. Se un virus uccide chi lo ospita non può replicarsi. In Italia è stato attivato un network tra laboratori di virologia di vari ospedali: l’obiettivo è monitorare insieme le sequenze del virus, su soggetti a campione. Lo studio finale ci dirà come si è mosso,selezionando una variante piuttosto che un’altra. Ci aspettiamo che questo coronavirus pian piano possa diventare innocuo, com’è successo ai suoi cugini, responsabili del semplice raffreddore”.
Comunque la si voglia pensare, sembrano novità importanti.
Molto più prudente resta il comitato tecnico – scientifico che, fin dall’inizio dell’ emergenza, guida le scelte del governo. Il presidente dell’ Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro sembra voler contenere i facili entusiasmi:
“Siamo ancora nelle fase epidemica, l’unica cosa che possiamo dire con certezza è che le misure di distanziamento sociale dovranno essere adottate con scrupolo e per molto tempo. Gli effetti di una eventuale seconda ondata sarebbero nefasti.”
Gli fa eco il prof. Massimo Galli, infettivologo e oramai volto noto delle trasmissioni d’approfondimento televisive di questi mesi :
” Un Virus simile a questo impiegò circa sessant’anni per diventare normale raffreddore. E’ davvero troppo presto per provare a disegnare scenari di evoluzione positiva della malattia. La verità è che non siamo in grado di prevedere come si comporterà questo virus in futuro. Purtroppo, una seconda ondata pandemica non si può affatto escludere.”
Come vedete, idee e sensazioni molto diverse, anche tra gli scienziati.
Ciò su cui sembrano essere tutti concordi è il tema dell’estate: il solleone dovrebbe essere un alleato importante contro il Virus.
Staremo a vedere.