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Un paziente ringrazia lo staff medico ed infermieristico dell’Ospedale di Villa D’Agri: “Professionisti altamente qualificati”

Quando un paziente decide di scrivere alla direzione sanitaria di un Ospedale, di norma, si tratta dell’annuncio di azioni legali in seguito a casi di presunta “Malasanità”. In questo caso, invece, è tutto profondamente diverso.

Può anche accadere che una persona senta l’esigenza di dover manifestare la propria gratitudine in relazione al trattamento ricevuto, nel corso del periodo della degenza ospedaliera. Con molto piacere pubblichiamo questa lunga e toccante lettera a firma di Luigi Pierre, cittadino tramutolese orgoglioso del livello di professionalità ed assistenza offerto dallo staff medico del presidio di Sanità Pubblica “San Pio da Pietrelcina” di Villa D’Agri.

Buona Lettura.

“Agli Organi di Stampa regionali
Vi scrivo spinto da un sincero e profondo sentimento di gratitudine.
In un momento storico in cui troppo spesso si sente parlare di malasanità in Italia (fenomeno attenuatosi, in verità, da quando siamo costretti a combattere il COVID-19), ho potuto constatare l’elevato livello di competenze professionali della struttura sanitaria pubblica di cui le SS.LL. sono, rispettivamente, Direttore Generale e Direttore Sanitario.
Mi riferisco al Presidio Ospedaliero “San Pio da Pietrelcina” di Villa d’Agri di Marsicovetere, ed in particolare alle U.O.C. di: Pronto Soccorso diretta dal Dr. Carlo Toscano, di Chirurgia Generale diretta dal Dott. Nicola PERROTTA e di Anestesia e Rianimazione diretta dal Dr. Nicola SCACCUTO.
Scrivo perché sono convinto che la gratitudine sia tra i sentimenti più belli da provare e manifestare, ed anche perché sono certo che possa essere gradito alle SS.LL. conoscere meglio la struttura che dirigono.
Lo scorso 18 maggio ho dovuto affrontare un intervento urgente di colecistectomia presso l’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale, diretta dal dott. PERROTTA.
Dopo il primo e tempestivo intervento nella tenda di pre-triage e poi in Pronto Soccorso, dove il personale medico ed infermieristico si è solertemente speso alleviando con calore umano e professionalità la mia sofferenza, vengo ricoverato in Chirurgia Generale.
L’intervento, organizzato in brevissimo tempo, perché ben concertato tra le due direzioni delle U.O.C di Chirurgia ed Anestesia (pur nelle ormai ben note difficoltà in cui versa il nosocomio della val d’Agri per le ridotte risorse professionali con cui è costretto ad operare) è stato eseguito dal Primario, Dott. Nicola PERROTTA, medico profondamente competente, attento e di grande umanità, insieme alla Dr.ssa Maria CELIENTO, esempi di come le doti professionali e le logiche dirigenziali possano dare e trovare motivazione.
Ricordo ancora le disquisizioni informative pre e post-operatorie in cui il primario mi ha fornito delucidazioni con tali minuziosità e chiarezza che raramente ricordo in altre realtà: mettere, con pazienza, la propria conoscenza a disposizione del paziente non è cosa da tutti. E’ molto più semplice, invece, incontrare specialisti frettolosi ed autoreferenziali; credo che i chirurghi che ho citato si adoperino concretamente e quotidianamente nel rinnovo del Giuramento di Ippocrate.     
L’intervento in laparoscopia si è poi rivelato meno ordinario del solito e ben più importante giacché si trattava di una bruttissima colecisti come ho avuto modo di apprendere successivamente, ma è stato risolto con successo e, soprattutto, senza convertirlo in intervento a cielo aperto grazie solo alle capacità professionali tecnico-chirurgiche di altissimo livello che il Primario Dr. Perrotta e la Dr.ssa CELIENTO hanno saputo mettere in campo.
Sentita gratitudine, inoltre, sento di esprimere al Primario anestesista, Dott. Nicola SCACCUTO la cui spiccata professionalità avevo già avuto modo di sperimentare in altra esperienza e del quale ricordo adesso la dolcezza rassicurante e professionale con cui mi ha accompagnato nella fase delicatissima di sua competenza; un grande ringraziamento anche alla sua squadra di infermiere della sala operatoria che ha saputo prendersi cura di me con delicatezza e professionalità e con un senso di tranquillità che hanno allievato non poco lo stato d’agitazione in cui sempre ci si trova in queste esperienze.
Tali medici, oltre alle eccellenti qualità professionali e pur facendo parte di Unità Operative differenti, hanno dimostrato una collaborazione, un affiatamento ed un coordinamento impeccabili.
Per ultimo, non certo in ordine di importanza, un plauso mi sento di rivolgere al personale (Caposala, infermiere ed infermieri, Operatrici/ori Socio Sanitari) di quella U.O.C. di Chirurgia che quotidianamente accoglie e si fa carico di ogni esigenza dei pazienti: essi sono cuore ed anima del reparto a dimostrazione che professionalità e umanità possono e devono convivere, soprattutto in ospedale.
Per tutto il tempo in cui ci si ritrova all’improvviso a fare i conti con apparecchiature e macchine, fra aghi, fili e strumenti di ogni genere, l’aspetto emotivo gioca un ruolo importante e insieme alle cure mediche, fondamentali, occorre quel sostegno che dia la forza al paziente di andare avanti mettendo in fila l’uno dopo l’altro attimi che sembrano eterni. Nel reparto di Chirurgia questo sostegno l’ho respirato giorno dopo giorno, mentre un momento dopo l’altro ho apprezzato la passione con cui ogni singolo operatore, medico, infermiere o personale di servizio che fosse, ognuno a suo modo, si dedica quotidianamente ai pazienti.
Avendo dovuto frequentare il Reparto per qualche tempo, so di esprimere in questa lettera non solo il mio pensiero bensì quello di tanti altri pazienti che hanno vissuto lo stesso percorso.
In un momento storico in cui abbiamo orecchie solo per la mala sanità, doveroso è quindi l’elogio di questa ottima sanità.
Come cittadino del Sud, ed in particolare della Lucania, sarebbe per me motivo di immenso orgoglio e di assoluta sicurezza se in riferimento all’Ospedale di Villa d’Agri fosse messa la parola fine all’idea del suo smantellamento e/o ridimensionamento che periodicamente vien fuori quando si parla di ristrutturazione del sistema sanitario regionale, ove, invece credo sia molto più coerente, giusto e necessario che si parlasse della sua valorizzazione, potenziamento e rilancio come Centro di Eccellenza di talune branche mediche (penso, ad esempio, alla Medicina Bariatrica che già risulta elemento distintivo del nosocomio, ma anche ad altre potenzialmente attivabili per le eccellenti qualità professionali che pure sono presenti);
ciò, non solo perché l’organigramma del presidio è costituito da personale altamente qualificato, che tra le infinite difficoltà socio-economiche di oggi, continua a credere con fermezza nella propria difficile missione, non rinunziando mai, tra l’altro, alla funzione umana di approccio al paziente, ma anche perché l’Ospedale di Villa d’Agri ricade in una zona strategica nazionale e regionale che sta pagando un duro tributo in termini di ambiente, salute e sicurezza del lavoro per le note vicende legate all’attività estrattiva. Credo che i cittadini della Val d’Agri, non solo lo meritino ma debbano pretenderlo.
Il mio auspicio è che i futuri processi decisionali che si consumeranno a livello regionale (di cui le SS.LL. saranno importanti attori) diano risposte concrete nel senso di un forte e deciso rilancio di questo importantissimo presidio ospedaliero, dei suoi elementi valoriali e del ruolo nevralgico che esso ricopre per le nostre comunità, valorizzando la carica professionale e umana che i suoi operatori, tutti, hanno dimostrato nell’emergenza COVID-19, pur con mezzi limitati.
I miei migliori auguri di buona continuazione e buon lavoro a tutti
26 maggio 2020
Luigi PIERRE”

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