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Think Tank Basilicata 2020: “strategie” per un futuro sostenibile al netto delle estrazioni petrolifere.

La Basilicata che sogna attorno alla cultura, ai paesaggi ameni, al turismo archeologico ed enogastronomico ma che, come dice nel report finale del Think Tank Basilicata 2018, Gianni Riotta, deve prendere atto che “non saranno le vestigia del passato, il calore di una comunità, la fragranza del cibo, l’aroma del vino o lo spettacolo magnifico della natura a convincere un ragazzo laureato in informatica al Nord, o una ragazza specializzata in ingegneria in America, a tornare a casa, finiti gli studi. Saranno il lavoro, una società civile attiva e produttiva, la certezza che per i figli il Sud non sarà un Museo magnifico e deserto, ma l’avvenire operoso”.

Parto dalla fine del precedente Thik Tank così sappiamo subito qual è il circuito su cui si muove lo studio di The European House Ambrosetti.

Dunque Guardia Perticara, il 24 Luglio 2020,  è stata onorata nuovamente della presenza di un tavolo di lavoro così importante per il futuro di tutta la Regione; se solo tutti capissimo l’importanza di raccogliere i dati di uno studio così importante e delle aperture mentali che incontri così possono generare.  Era presente solo il Presidente del Consiglio Regionale, Dr. Carmine Cicala, che ha raccolto più che altro le istanze di un territorio oltre che di una intera classe intellettuale che muove i passi per cogliere opportunità d’impresa e di sviluppo per la regione. Mancava, dunque, l’esecutivo regionale che, a mio parere, non ha colto il senso e l’importanza di un tavolo di spessore così elevato. Mi ritorna in mente una considerazione fatta da un sociologo ai tempi della riforma agraria, quando scriveva rapporti alla Cassa per il mezzogiorno per sintetizzare le condizioni del contesto in merito al suo compito di preparazione dei contadini alle fasi innovative e di sviluppo che la riforma avrebbe rappresentato per quei territori. “Giuseppe Bufalari da La Masseria”: Una preparazione più intensa è necessaria prima di portare la riforma in questa valle. Insegnare serve, ma solo dopo aver dato agli uomini la capacità di intendere. Ora fra noi e loro c’è un abisso incolmabile. Ecco, forse qualcuno avrebbe dovuto prima capire l’importanza di un tavolo così per poi decidere se assentarsi o no.

Ma veniamo ai lavori. La parola chiave di tutto il pomeriggio è turismo coniugato online e sviluppo declinato nella sostenibilità.

Sono intervenuti il Dr. Vincenzo Pinto, responsabile mercato e pubblica amministrazione locale di Alamaviva, che riporta alcune esperienze con esempi concreti di progetti di sviluppo del turismo indicando il digitale come nuova leva. Esempi di gestione dei flussi turistici per aumentare le potenzialità di sfruttamento del settore ed altre concrete iniziative cui poter attingere idee per lo sviluppo di questi territori.

Ed è il comune denominatore su cui muovono anche altri interventi, come quello del chiarissimo Prof. Francesco Sacco, esperto di Digital Economy, ricercatore e docente all’Università Bocconi di Milano che focalizza l’attenzione sulla necessità di saper maneggiare il mondo del digitale per cogliere tutte le opportunità che possono costituire fonte di sviluppo per l’economia Lucana. Dall’agricoltura di precisione alla tracciabilità dei prodotti e delle filiere.

Ovviamente non poteva mancare l’apporto di TOTAL Italia, che con il suo Vice Amministratore Delegato, Dr. Roberto Pasolini, conferma che le attività della company Francese non si fermeranno all’estrazione ma proseguiranno con tanti altri progetti di sviluppo per l’intera Basilicata, dallo sfruttamento di fonti energetiche alternative alla realizzazione di strumenti innovativi perla logistica e la mobilità.

Ma siccome il mondo si muove non solo pensando allo sviluppo futuro ed ha bisogno – nella fase di implementazione dei tanti progetti innovativi – anche di cose immediate e concrete perché c’è un intero apparato ed assetto imprenditoriale che non può restare in sospensione altrimenti muore di morte lenta e naturale; per questo non sono mancate richieste al Presidente Cicala, che come unico rappresentante della governance politica della Regione ha dovuto prendere appunti delle istanze da trasferire poi alle stanze dell’esecutivo affinché nel concreto, mentre si attendono tanti ottimi progetti di sviluppo, non crolli un’intera categoria d’imprese. E’ il caso del settore dell’edilizia che soffre in tutta la Basilicata, ma ancor di più nella valle del Sauro che, a chiusura del cantiere di costruzione del centro olio di Tempa Rossa, deve gestire numerosi disoccupati che non hanno qualifiche appropriate per essere riassorbite nella fase di estrazione e produzione.

Lo studio Ambrosetti ha fatto e continua a fare il suo lavoro, ora tocca alla classe “pensante” della Basilicata saper leggere i numeri, elaborarli e tradurli in progetti di sviluppo; Cetti Lauteta, Vera Scuderi, sostenute da Alice Vertemati ed Andrea Merli, hanno diretto magistralmente i lavori, e gli umori della platea ne davano conferma piena. Alla Politica l’invito a ravvedersi ed a presentarsi al prossimo tavolo che si terrà in autunno.  Perché, credo, sarebbe bello vedere, rispetto alla considerazione di Gianni Riotta di cui riportavo in esordio, se si possono registrare scatti in avanti o altri elementi che possano far ben sperare per il futuro di questa Regione.

Gianfranco Massaro – Agos

 

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