In questi giorni di caldo intenso, in cui la nostra attenzione e quella dei media si è di nuovo concentrata sul rialzo dei positivi al Covid-19, dovuto per lo più agli spostamenti per le vacanze estive e soprattutto ad un abbassamento, da parte dei più giovani, delle precauzioni finora adottate, in molte regioni italiane si lamenta una notevole carenza delle donazioni di sangue. Le emergenze, però, per incidenti, malattie oncologiche o di altro tipo non vanno di certo in vacanza, non tengono conto delle pandemie per cui le scorte di sangue e di plasma dovrebbero essere sempre più che sufficienti.
Il problema interessa sicuramente anche gli ospedali della nostra regione. Infatti l’Avis di Basilicata ha rivolto, nei giorni scorsi, un appello ai cittadini in merito a questo argomento sottolineando l’importanza del gesto volontario gratuito e di enorme altruismo.
La stessa presidente, Sara De Feudis , ha ricordato come l’estate sia sempre stato un periodo critico per le donazioni e che quest’anno, per via del Covid, lo è ancora di più. Ha specificato che il fabbisogno di sangue è risalito in quanto, oltre alle esigenze per i malati cronici, sono ripresi gli interventi chirurgici rimandati nel periodo del lokdowon. Tra l’altro ha aggiunto che le donazioni vengono sempre eseguite nella massima sicurezza sia per i donatori, cui è assicurata un’assoluta incolumità, che per i riceventi. Non bisogna mai dimenticare che donare il sangue è sempre un gesto di grande solidarietà.