La storiaccia di Colleferro ci ricorda che forse dovremmo smetterla di indignarci unicamente dietro allo schermo di un Smartphone.
Gli appelli, le lettere, i necrologi con tanto di parole dolci non bastano più.
La barbarie che stiamo vivendo si combatte davvero solo se siamo in grado di contrastare due modelli socio-culturali deviati che si sono imposti, complice una narrazione mediatico-pubblicitaria compiacente, negli ultimi decenni:
il culto dell’ invincibilità e la violenza gratuita (verbale,psicologica o fisica) nei confronti di chi vuole affermare un’idea diversa di stare al mondo.
Un’idea diversa di pensiero rispetto a quella del “branco”, un’idea diversa di azione quotidiana.
Possiamo raccontarci tutte le favole che vogliamo ma, in realtà, chi decide di scendere dal “Carro” del pensiero unico spesso è isolato e combatte nell’indifferenza generale.
Questo per ricordare a tutti noi che la strada per provare a “Tornare Umani” è lunga e lastricata di ostacoli.
Nonostante questo, ognuno di noi potrebbe semplicemente provare (fin da domani) a dosare livore e volgarità gratuite, partendo dalle piattaforme virtuali.
Perché non dimentichiamolo mai…
Le parole sono importanti.