La Fondazione Leonardo Sinisgalli, nell’ultima riunione del suo Consiglio di Amministrazione, ha nominato i nuovi membri del Comitato tecnico-scientifico che supporta l’istituto culturale montemurrese nel lavoro di ricerca sul poeta-ingegnere di Montemurro.
Insieme alla prof.ssa Giulia Dell’Aquila, che viene riconfermata, ci saranno il prof. Sebastiano Martelli dell’Università di Salerno, la prof.ssa Clelia Martignoni dell’Università di Pavia, il prof. Giorgio Bigatti dell’Università “Bocconi” di Milano, il prof. Biagio Russo, già Direttore della Fondazione Leonardo Sinisgalli.
Un ringraziamento particolare va ai membri uscenti del Comitato che hanno concluso il quinquennio del loro mandato: il prof. Gian Italo Bischi dell’Università di Urbino, il prof. Silvio Ramat dell’Università di Padova, il prof. Franco Vitelli dell’Università di Bari. Tre grandi conoscitori di Leonardo Sinisgalli, scelti per questo dalla sua erede testamentaria quali curatori dei tre volumi sinisgalliani (Furor Mathematicus, Racconti e Tutte le Poesie) ripubblicati nei mesi scorsi da Mondadori.
Nella riunione del Cda sono stati, altresì, nominati due nuovi soci benemeriti, per il grande impegno profuso nell’accompagnare il cammino della Fondazione Sinisgalli in questi anni: Mario Di Sanzo, prima nel suo ruolo di Sindaco che ha lavorato, sin dal 2006, per la costituzione della Fondazione nonché per l’acquisto e ristrutturazione del fabbricato concesso come sede alla Fondazione, poi come Presidente della stessa dal 2015 al giugno scorso; Aurelia Sole, in qualità di Rettrice dell’Università degli Studi della Basilicata, che dal suo insediamento nel 2014 alla fine del mandato nei giorni scorsi, ha promosso molteplici studi e iniziative su Leonardo Sinisgalli nei diversi dipartimenti dell’Ateneo lucano, richiedendone l’ingresso nella Fondazione come Socio sostenitore dal 2016.
A tal proposito l’intero Cda della Fondazione Sinisgalli esprime i migliori auguri al nuovo Rettore Unibas, prof. Ignazio Mancini, nella convinzione che la collaborazione con l’Università della Basilicata possa continuare a rafforzarsi, nel nome di uno degli intellettuali che hanno dato lustro alla nostra regione.