Politica

Lettera all’Ass. Merra sul rischio esposizione al contagio COVID-19 nel T.P.L. in Basilicata

Preg.ma dott.ssa MERRA,

l’impennata della curva dei contagi degli ultimi giorni nella nostra regione, fino a qualche settimana fa illusoriamente definita un’isola felice COVID FREE, in conseguenza delle ricadute negative di una serie di fattori imputabili verosimilmente al rientro dalle ferie, oltre che ai comportamenti poco responsabili durante la movida ed in ultimo alle criticità dovute all’apertura delle scuole con conseguente incremento esponenziale dell’utilizzo del T.P.L., ha portato alla ribalta il tema ormai non più differibile dell’inadeguatezza dei sistemi di contrasto alla diffusione dell’epidemia, con particolare riferimento al trasporto pubblico.

Le direttive ministeriali promuovendo una sorta di libertà basata sull’autodeterminazione, sia pur legittimata dalla necessità di consentire una ripartenza compatibile con le necessità del Paese, hanno purtroppo evidenziato limiti evidenti. Gli investimenti strutturali necessari a potenziare le strutture sanitarie territoriali sono ostaggio della burocrazia nonostante le semplificazioni; il protocollo concordato per l’apertura delle scuole, si basa eccessivamente sulla “volontarietà responsabile” delle parti e il T.P.L. che è il nostro settore di interesse, è sempre più esposto alle pratiche ingannevoli di gestori inadeguati che riescono a distrarre le istituzioni dalle reali necessità dei cittadini, imponendo di fatto delle condizionalità al ribasso per la fruizione piena ed adeguata dei servizi di mobilità regionale, comprimendo illegittimamente un diritto pubblico essenziale per la collettività.

Assistiamo increduli, ad esempio, all’azzeramento del distanziamento minimo necessario sui mezzi di trasporto pubblici, in forza di una interpretazione utilitaristica del calcolo dell’80% della capienza sulle percorrenze superiori ai quindici minuti.

In sintesi, per capienza si intende la capacità tecnicamente fisiologica di trasportare un dato numero di utenti calcolata sommando sia i posti a sedere che quelli in piedi tollerati dalla norma. Se in condizioni di normalità questo può anche essere un fatto accettabile, nella attuale emergenza potrebbe rappresentare invece un problema, infatti se per ipotesi un autobus ha una capienza di 60 persone di cui 45 con posti a sedere e 15 in piedi, calcolando l’80% sulla sommatoria si otterrebbe come risultato che i posti utilizzabili sarebbero 48.

Quale distanziamento potrebbe realizzarsi negli spazi angusti di un autobus, se è possibile occupare più della totalità dei posti a sedere?

A nostro avviso il calcolo compatibile con la necessità di garantire un minimo di efficacia nel distanziamento che la norma, nelle intenzioni, ha voluto regolamentare, deve riferirsi ai soli posti a sedere e non già alla capienza teorica totale, infatti se applichiamo questo principio i posti utilizzabili passerebbero dai 48 previsti dall’esempio citato, ai 36 circa, senza prevedere passeggeri in piedi. Questo principio applicato su scala reale potrebbe significare per le aziende di trasporto di dover impiegare più mezzi e più personale per offrire maggiori garanzie a tutti. Ovviamente è più facile e meno oneroso applicare un vergognoso tecnicismo con buona pace della necessità di contenere il dilagare dei contagi. Inoltre manifestiamo le nostre perplessità anche in merito alle procedure di sanificazione dei veicoli utilizzati, molto spesso approssimative e non certificate analiticamente per singolo intervento su ogni specifico automezzo. Bisognerebbe invece realizzare una sorta di tracciabilità degli interventi di sanificazione per velocizzare l’identificazione della catena di rischio del veicolo, in relazione agli itinerari realizzati sul territorio. Tutto ciò premesso, auspichiamo che vogliate intervenire nei confronti di tutte le aziende che operano sul territorio regionale, per garantire una più puntuale ed opportuna osservanza dei principi di salvaguardia reale ed efficace del rischio contagio, oggi più che mai attuale e tragicamente reale.

In attesa di riscontro, ci dichiariamo sin d’ora disponibili ad eventuali ulteriori collaborazioni che possano contribuire a fornirvi più ampie ed utili informazioni. Saluti.

 

SEGRETERIA REGIONALE FAISA CONFAIL BASILICATA

Mauro Luciano Nicorvo

 

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