Sono stati resi noti gli esiti sul campione di terreno a fondo dello scavo prelevato dai tecnici ARPAB lo scorso 31 ottobre all’interno dell’area C.O.V.A. a seguito di una perdita (spill) in prossimità del punto interno della condotta di reiniezione pozzo “Costa Molina 2” che ha interessato la linea che collega le pompe temporanee.
I tecnici del Laboratorio chimico, diretto dal dott. Bruno Bove, hanno riscontrato che, sul campione interessato dal fenomeno di spill, tutti i parametri analizzati (metalli pesanti, idrocarburi leggeri e pesanti, composti organo-alogenati e idrocarburi policiclici aromatici) rientrano nei limiti previsti dalla normativa vigente.
La perdita riguardava le acque di processo a valle del trattamento che contengono concentrazioni di idrocarburi tra 40 e 60 milligrammi per litro.
In precedenza, limitatamente al periodo estivo, gli unici sforamenti sulle acque sotterranee del Cova in corrispondenza dei piezometri Pz9 e Pz7 hanno riguardato i parametri di dicloroetilene nel mese di luglio e del manganese ad agosto.
A trasmetterlo i tecnici dell’Ufficio “Acqua, controlli, risorse idriche e scarichi” coordinato dalla d.ssa Adele Camardese.
I rapporti di prova saranno consultabili sul sito nei prossimi giorni.
Vi riproponiamo l’intervista al Direttore Tisci che ci ha gentilmente rilasciato qualche giorno fa: