La pratica sportiva al pari di numerosi settori economici, in tempi di Covid-19, ha subìto un duro colpo e si è complicata per una lunga serie di aspetti legati al distanziamento, alle sanificazioni, ai disciplinari Ministeriali e delle relative Federazioni di riferimento che hanno indotto in parte ed in alcuni casi alla totale rimodulazione delle attività. Difatti Il rispetto di tutte le norme, disciplinate dai numerosi DPCM, può essere ormai garantito solo presso quei sodalizi sportivi dilettantistici “bene organizzati” e cioè A.S.D. e/o S.S.D. iscritte al registro del Comitato Olimpico Nazionale.
In questo particolare momento storico, ricco di incertezze e timori, è di fondamentale importanza offrire un luogo sicuro in cui praticare sport e pertanto privilegiare quelle strutture che rispettano le norme vigenti e relativi codici comportamentali mirati alla tutela della integrità fisica, partendo da una buona base di prevenzione. Sulla stretta data ad alcuni sport da contatto, se pur giusta, è bene fare poi dei distinguo in quanto nella pratica molte delle stesse discipline possono essere praticate in forma tale da salvaguardare le giuste distanze di sicurezza. Il karate-do ad esempio per maggiore chiarezza e precisazione dal giapponese “la via della mano vuota”, non nasce necessariamente come uno “ sport da contatto “ ,perché la pratica quotidiana del kata (ovvero della forma) e del Kihon (la ripetizione di tecniche eseguite singolarmente) prevedono distanza fra i praticanti che lavorano individualmente con tecniche preordinate di pugno , calcio percossa o parata , nelle diverse direzioni, ma mai incontrandosi con un avversario o con un compagno di allenamento vicino.
Il Karate di per se, è già marziale e rispetta dei dogmi: La distanza, la pratica individuale, la disciplina e l’ordine. Il combattimento, il contatto, non è necessario praticarlo. Bambini, ragazzi e adulti sono rigorosi nella partica quotidiana con le regole del distanziamento, che i nostri tecnici, maestri e istruttori, fanno rispettare alla lettera. Il presidente dell’A.S.D. DOJO CLUB POTENZA da noi intervistato il tecnico Alessandro POERIO “Evidenzia il rigoroso rispetto delle norme di sicurezza emanate dai vari D.P.C.M. , in tutti gli ambienti della palestra, oltre alla normale dotazione di gel, salviettine e detergenti igienizzanti, anche gli accessi sono contingentati su misura, gli spazi di lavoro in palestra sono esplicitamente segnalati utilizzando il tappeto bicolore e ad ogni cambio turno viene poi avviato un sistema temporizzato di sanificazione con irraggiamento UVC (lo stesso utilizzato in ambiente ospedaliero). Tutto ciò rappresenta una ottima fase di prevenzione che consente ai praticanti e ai genitori nella prossima ripresa (speriamo bene e presto….!) delle attività in sicurezza”.
Antonio Corbo