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Martina Carraro, una ligure sul tetto del mondo

Tra le tante gemme della Liguria, tra le quali il mare, la focaccia di Recco, il casinò di Sanremo (esperienza, questa del gioco, che potreste anche poter avvicinare grazie a Voglia Di Vincere casinò online), vi è anche Martina Carraro.
Una nuotatrice classe 1993 che ha portato il suo nome nelle cronache del nuoto mondiale già da quando, ai Giochi olimpici giovanili estivi di Singapore del 2010, ha vinto la medaglia d’argento nella gara dei 50 metri rana.

Nel 2015, poi, farà anche di meglio: alle Universiadi di Gwangju fissa l’asticella del nuovo record italiano in vasca lunga, sempre sui 50 metri rana. 
Un’atleta giovane e molto competitiva, una vera e propria gemma del nuoto azzurro.

Assieme al suo compagno, il capitano degli azzurri di nuoto Fabio Scozzoli, si è vista saltare le Olimpiadi di quest’anno: fortunatamente, racconta lei, si trovavano insieme durante il lockdown, facendo in modo che potessero spronarsi a vicenda e non perdere la tenacia che da sempre contraddistingue questa giovane coppia di campioni del nuoto italiano.
“Avrei voluto installare una vasca sul terrazzo, in quei giorni” dichiara Martina ai giornalisti che la intervistano post-lockdown, “Ma l’ingegnere mi ha fermata!”.
Sono stati giorni durissimi per la ligure, ma parrebbe esserne uscita più forte e motivata che mai: forse non ci si pensa, ma calciatori, tennisti, giocatori di basket, hanno potuto, in quei giorni di totale chiusura (e clausura) mantenere con i propri attrezzi del mestiere un contatto, seppure in forma prettamente individuale. I nuotatori, fatta salva una inutile vasca da bagno, difficilmente potevano allenarsi nel loro elemento.
certo, la paura che possano saltare anche le Olimpiadi del 2021 a causa del virus che ormai tutti -purtroppo- conosciamo, è tanta, ma è giusto continuare ad allenarsi e mantenere la motivazione ai massimi livelli, anche perché non parliamo di una coppia qualsiasi, ma del presente e del futuro del nuoto italiano.

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