All’interno di una nota ufficiale comparsa questa mattina sui canali social del Ministro della Salute Roberto Speranza, si legge a chiare lettere: “Basilicata, Liguria ed Umbria restano in zona arancione.”
Al momento, sembra dunque escluso il passaggio della Basilicata all’interno della fascia di rischio maggiormente elevata (Zona Rossa).
Nei giorni scorsi, gran parte della stampa (e anche alcune fonti Istituzionali) avevano dato per certo il ricorso a misure maggiormente restrittive per la nostra regione.
Circa una settimana fa, siamo stati informati del fatto che la Basilicata sarebbe rimasta nella fascia arancione ma da “Osservata Speciale” considerando la preoccupante tendenza relativa all’aumento dei contagi e soprattutto il sovraccarico delle strutture sanitarie regionali.
In realtà, con la nota ministeriale di oggi, non si fa altro che rimandare il tutto al prossimo report settimanale dell’Istituto Superiore della Sanità (Venerdì 27 Novembre) all’interno del quale verranno aggiornati i dati e misurati con gli oramai famosi parametri di rischio che abbiamo imparato a conoscere.
Certo è che, se consideriamo che il Dpcm che ha diviso l’Italia in diverse fasce di rischio scade il prossimo 3 Dicembre, aumentano le possibilità che si possa provare ad evitare lo scenario di “allerta massima” per la nostra regione.
Ciò premesso, va comunque ricordato che il Dpcm consente la possibilità di “Diversa Classificazione” del coefficiente di rischio, in qualsiasi momento (almeno fino al 3 Dicembre).
Il Bollettino Nazionale di Oggi.
La notizia certamente negativa riguarda il numero dei morti registrati in un solo giorno: 853.
Questo è il numero più alto dall’inizio della seconda ondata di contagio.
Il dato fortemente incoraggiante,invece, è quello dei nuovi casi: oggi si registrano 23.232 nuovi casi a fronte di 189.000 tamponi processati.
Il rapporto positivi/tamponi scende al 12,3% dal 15,4% di ieri quando i tamponi processati sono stati 148 mila e i positivi 22.930.
Giovanni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, ha commentato così i dati di oggi: “Come sappiamo anche quando tendono a diminuire i nuovi casi grazie all’impatto delle misure prese, gli indicatori che calano per ultimi sono proprio quelli relativi al sovraccarico delle terapie intensive e al numero dei decessi. C’è cauto ottimismo perché diminuiscono i positivi, controbilanciato da questi numeri sui decessi, sappiamo che gli effetti di questa lunga scia si vedranno per diverso tempo.”
La tempesta, dunque, pare finalmente in leggera attenuazione anche se sarà necessario attendere i prossimi giorni per capire se questa tendenza di calo si confermerà.
Basteranno questi primissimi segnali di miglioramento della situazione generale ad evitare gli esiti peggiori (dal punto di vista delle restrizioni) alla nostra regione?
Lo scopriremo nelle prossime ore.