Nella mattinata odierna, militari della Guardia di Finanza di Potenza Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata, nel contesto dell’operazione denominata “POKERISSIMO” hanno dato esecuzione ad un decreto che dispone la misura di prevenzione patrimoniale antimafia del sequestro anticipato di beni, ai fini della confisca, emesso su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza dal locale Tribunale nei confronti di TANCREDI Antonio, cinquantaquattrenne potentino, già indagato da diverse Procure della Repubblica del territorio per reati legati al gioco illecito, perpetrati anche attraverso lo sviluppo e la gestione di complessi sistemi informatici di organizzazione e raccolta del gioco attivi su piattaforme estere che, nel corso del tempo, hanno catalizzato gli interessi di importanti consorterie criminali calabresi e campane, tra cui anche il clan dei Casalesi, fruttando lauti guadagni.
In particolare dalle pregresse investigazioni il TANCREDI, risultava essere un vero e proprio punto di riferimento, per le sue capacità tecniche e manageriali, per i sodalizi, anche mafiosi, che al TANCREDI si rivolgevano laddove volevano gestire il gioco illegale on line che attraverso l’elusione del pagamento delle imposte dovute, diveniva uno degli affari pin remunerativi gestiti dalla criminalità organizzata.
Le indagini patrimoniali, svolte dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Potenza, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia, si sono basate sulla metodologia cd. `pro-active investigations”.
Nelle prime ore della mattinata odierna, anche i militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Matera e personale della Divisione Anticrimine della Questura di Matera hanno operato la confisca di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie in Policoro e Scanzano Jonico, in esecuzione di un decreto emesso dal Tribunale di Potenza — Sezione Misure di Prevenzione nr. 1-2021, a seguito del sequestro già eseguito su proposta del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Potenza (Direzione Distrettuale Antimafia), nei confronti di SCHETTINO Gerardo.
Il provvedimento giudiziario, e conseguente ad una indagine patrimoniale effettuata dagli investigatori delle due Forze di Polizia coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza nei confronti del citato SCHETTINO, elemento apicale nell’omonima organizzazione criminale mafiosa operante in Scanzano Jonico e nell’intera fascia jonico metapontina. La pericolosità del suddetto sodalizio criminoso e stata riconosciuta, da una serie di ordinanze di custodia cautelare eseguite a partire dal mese di ottobre 2018 fino al 2020, nell’ambito di diverse operazioni coordinate dalla DDA di Potenza, the hanno riguardato sul citato sodalizio, dedito al racket delle estorsioni ed allo spaccio di stupefacenti.
A SCHETTINO, in particolare, e stato riconosciuto un ruolo preminente nella gestione ed organizzazione del traffico di stupefacenti e nel reimpiego dei relativi capitali illecitamente ottenuti nell’area territoriale jonico-lucana. Gli accertamenti effettuati, estesi anche ai componenti del nucleo familiare secondo quanto previsto dal Codice Antimafia, hanno evidenziato come, a fronte di redditi di modesta entità (ritenuti insufficienti a soddisfare in pieno le primarie esigenze), l’intero nucleo familiare avesse accumulato beni e disponibilità sproporzionate ed ingiustificabili. Alla luce della evidente disparità tra i redditi conseguiti ed il patrimonio ricostruito attraverso l’indagine, il Tribunale ha disposto la confisca di 10 proprietà immobiliari (fabbricati e terreni), 4 rapporti bancari/postali, denaro contante e 4 tra autovetture e motocicli.
L’operazione odierna conferma ulteriormente l’impiego della Procura della Repubblica di Potenza – Direzione distrettuale antimafia e delle diverse forze di Polizia, nell’attività di contrasto alla criminalità organizzata attraverso l’aggressione ai patrimoni illecitamente costituiti.