L’ingresso in zona rossa deciso dal Governo Nazionale a causa della rapida crescita dell’indice di trasmissibilità del Covid 19 ha determinato la necessità di predisporre una serie di misure per contenere anche sul piano locale la diffusione del contagio.
A tal scopo il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha emesso una nuova ordinanza, con cui “le Istituzioni scolastiche della scuola primaria e del primo anno della scuola secondaria di primo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ed educativa in modo che il cento per cento delle attività sia svolta mediante il ricorso alla didattica digitale integrata” dal primo marzo fino al 5 marzo 2021. Il 5 marzo è previsto un nuovo dpcm governativo.
La zona rossa, ricordiamo, obbliga alla Dad dalla seconda media fino alla scuola secondaria di secondo grado.
“La situazione in Basilicata – ricorda Bardi – è decisamente sotto controllo. Infatti resta la regione d’Italia con la più bassa percentuale di occupazione di posti letto per covid (6% in terapia intensiva ed appena 20% in malattie Infettive) ciò vuol dire che si intercettano tutti i sintomatici in tempo tanto da riuscire a curarli in tempo a domicilio. Quindi il tracciamento e gli screening con tamponi hanno funzionato ancora di più proprio nel momento di maggior contagio con L’Rt a 1,51. La decisione di chiudere le scuole, che ha trovato la piena condivisione di tutti gli attori dell’unità di crisi, è stata presa a seguito della velocità di trasmissione riscontrata in alcuni focolai registrati in alcune scuole lucane. Siamo consapevoli del grave disagio che questa chiusura comporta per le famiglie e soprattutto per le giovani generazioni, ma la decisione è stata presa per ridurre al massimo il rischio di conseguenze ancora più pesanti derivanti dal contagio del virus. Confidiamo, come sempre, nel comportamento dei cittadini improntato al massimo rispetto delle regole per evitare che la cosiddetta terza ondata possa vanificare quanto di positivo è stato fatto fino ad oggi”.
ZONA ROSSA: COSA SI POTRA’ FARE