IL TESTO DELLA LETTERA:
Stante l’ulteriore diffusione del virus Covid-19 e le conseguenti disposizioni in fase di attuazione nella nostra regione, nell’ottica del contenimento della pandemia, appare doveroso sottolineare che il riconoscere ogni comune lucano quale “zona rossa” sia pressoché improprio e sommario, considerato anche che la circoscrizione di zone rosse all’interno di una regione di colore diverso sia già stata attuata in varie regioni come ad esempio la Toscana, la Lombardia, l’Umbria, la provincia di Bolzano.
Da svariati mesi enti pubblici, territoriali ed esercenti sono chiamati, loro malgrado, ad adottare ogni misura che possa garantire la massima sicurezza e serenità lavorativa, con tutto ciò che ne consegue in termini di sforzi economici da profondere.
Ogni Sindaco ha sempre ottemperato alle richieste di collaborazione fattiva, onorando le proprie facoltà e cercando di predisporre ogni iniziativa volta alla tutela del cittadino e della salute pubblica. Non si può non riconoscere e non sottolineare, ora, che l’impennata dell’indice RT in Basilicata sia dovuta fondamentalmente ad una diffusione di focolai abbastanza circoscritti.
Ne consegue, pertanto, che le nuove misure volte al contenimento del contagio risultino essere quantomeno generalizzate, inique, vessatorie emortificanti per molti comuni, interi territori e svariati comprensori.
Da lunedì 1° marzo tutte le scuole chiuse in Basilicata
In queste ore di metabolizzazione della notizia di rientro in “zona rossa”, i Sindaci stanno già toccando con mano l’impatto negativo, tanto sul benessere psicofisico delle comunità da essi rappresentate quanto sul senso di timore e sconforto che si registra nel tessuto sociale e tra comparto commerciale-imprenditoriale.
Ancora una volta si è vittime della mancanza di pianificazione preventiva e della scarsa flessibilità nell’individuare soluzioni efficaci ed efficienti, di natura organizzativa e logistica, che si traduce irrimediabilmente in conseguenze non più sostenibili da coloro che stanno facendo il possibile per una parvenza di normalità.
Per quanto esposto in premessa, chiediamo alle SS.LL. che:
– si proceda con una capillare valutazione degli indici di contagio di ogni Comune, considerando scrupolosamente le variabili geografiche e demografiche, affinché si possano limitare le restrizioni che vedrebbero nuovamente penalizzati gli studenti, gli esercizi commerciali, le piccole realtà economiche;
– si concerti una massiva campagna di vaccinazione contro il Covid-19, con una calendarizzazione puntuale e attendibile, che venga implementata in maniera capillare, così da interessare tutti i Comuni della nostra regione in maniera equa ed omogenea. Affinché ciò avvenga è necessario che il Governo regionale si carichi l’onere di rappresentare completamente e rigorosamente tale istanza al Governo centrale nazionale.
Si confida nell’accoglimento pieno e incondizionato di tale istanza, che nulla vede se non il bene per ogni comunità rappresentata.
Il sindaco di MASCHITO Rossana Musacchio Adorisio, primo firmatario
Antonio MURANO, BARILE Antonio RUBINO, MOLITERNO Costantino DI CARLO, BALVANO Filippo SINISGALLI, MISSANELLO Filomena GRAZIADEI, ANZI Francesco FIORE, SAN SEVERINO LUCANO Franco GALLUZZI, CIRIGLIANO Gerardo LAROCCA, BRINDISI DI MONTAGNA Giovanni RUGGIERO, CASTELLUCCIO SUPERIORE Giuseppe Arturo DE FILIPPO, CALCIANO Leonardo SABATO, BELLA Luigi DI TORO, RIONERO IN VULTURE Maria Anna FALVELLA, CALVELLO Maria Felicia BELLO, ARMENTO Nicola MOREA, IRSINA Pasquale CAMPANELLA, CASTELLUCCIO INFERIORE Pasquale De LUISE, SPINOSO Rocchino NARDO, SASSO DI CASTALDA Rosa BALDASSARRE, SAN CHIRICO NUOVO Salvatore COSMA, TURSI Vincenzo LACOPETA, CRACO