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Tempa Rossa, Bardi e Rosa: “intervenuti con determinazione perché la prevenzione della salute è al primo posto”

“Vorrei tranquillizzare i lucani: la prevenzione della salute dei cittadini sta al primo posto. Come Regione effettuiamo tutti i controlli richiesti e adottiamo tutte le iniziative previste dalle normative e finché non sarà stato fatto questo studio e non avremo la certezza e la consapevolezza che si potrà agire in perfetta sicurezza faremo sì che l’impianto non parta. Questa decisione l’abbiamo presa anche con un dialogo costruttivo con la compagnia, che si è dimostrata disponibile alle sollecitazioni fatte dalla Regione, ha preso atto di questi incidenti che si sono verificati e sarà attenta, insieme alla Regione, affinché possano essere adottati quei provvedimenti indispensabili per il buon funzionamento dell’impianto e per garantire la sicurezza”. Lo ha detto il presidente della Regione Vito Bardi che oggi ha tenuto una relazione in Consiglio regionale sulla situazione del Centro oli Tempa Rossa.

“Il controllo sull’attività della Total – ha detto il presidente ricostruendo le fasi che hanno portato alle recenti decisioni della Regione – è rigoroso e capillare, ma nonostante ciò la frequenza degli eventi accaduti, che genera un notevole impatto mediatico e di preoccupazione delle istituzioni locali e della popolazione, mi ha indotto a convocare i vertici amministrativi della joint venture della concessione Gorgoglione per chiedere il loro impegno a individuare una soluzione risolutiva dell’attuale situazione, in cui sembrano essere evidenti problemi connessi all’esercizio dell’impianto. Si sono tenuti due incontri in videoconferenza, nei quali ho ribadito alle compagnie petrolifere che la tutela dell’ambiente e la salute dei lavoratori e dei cittadini è per noi un valore non derogabile né negoziabile. Ho rappresentato la preoccupazione di tutta la comunità rispetto agli eventi di malfunzionamento, superamento dei limiti emissivi e di evidenza della fiamma, che hanno portato la Regione, in conformità al dettato normativo, ad emettere provvedimenti di diffida oltre che di sanzioni. Ho sottolineato che la frequenza e il ripetersi degli eventi rende necessario oggi dare evidenza dell’affidabilità dell’impianto e della sua conduzione in assoluta sicurezza. Ho chiesto pertanto alla società di assumere subito la decisione di realizzare nei tempi strettamente tecnici gli interventi risolutivi necessari che evidentemente devono essere ricondotti ad una fermata degli impianti, ribadendo che comunque proseguirà l’azione di verifica degli eventi occorsi e il controllo del rispetto rigoroso dell’AIA da parte degli uffici competenti”.

“La joint venture, dopo il necessario approfondimento – ha aggiunto ancora Bardi -, ha accolto il richiamo e ha convenuto sulla necessità di procedere con un approfondito studio di affidabilità degli impianti, finalizzato all’identificazione delle aree di intervento in relazione ad eventuali ulteriori criticità, rispetto alle quali conseguentemente implementare le misure di mitigazione e gli interventi risolutivi che emergeranno da tale studio, e che includeranno azioni da attuarsi durante una fermata generale del Centro oli. Lo studio di affidabilità, corredato di un cronoprogramma, sarà condotto con esperti del settore oltre che impiegando le competenze del gruppo Total, e conterrà gli interventi ed i risultati attesi. Lo studio includerà azioni che si attueranno durante una fermata generale dedicata del Centro oli Tempa Rossa, così come da noi chiesto, e che non era assolutamente prevista nel 2021. Secondo punto, accelerare il più possibile il processo di continuo miglioramento e maggiore affidabilità degli impianti ed eseguire la fermata generale entro il prossimo mese. La durata della stessa sarà in funzione degli interventi, così come risulteranno dallo studio di fattibilità. La tempistica prevista per attuare questa fermata tiene necessariamente conto di alcuni aspetti, oltre che delle persistenti restrizioni dovute all’emergenza Covid-19”.

“Comprendendo la criticità e la delicatezza della situazione – ha concluso Bardi -, nel periodo sino alla fermata generale del Centro oli che avverrà in brevissimo tempo, nel caso in cui si dovessero verificare malfunzionamenti degli impianti, nelle more dei necessari controlli per la risoluzione delle anomalie si procederà all’interruzione dell’emungimento da tutti i pozzi della concessione, salvo la possibilità della Regione di adottare ulteriori provvedimenti”.

Total: redazione su Tempa Rossa di uno studio di affidabilità e programmazione della fermata generale del Centro Olio

“Rispetto alle fiammate registrate nel corso degli ultimi mesi, il dipartimento Ambiente ha aperto delle istruttorie, in collaborazione con Arpab, avviando contestualmente un contraddittorio con le compagnie petrolifere. E per quanto riguarda la prima istruttoria, riscontrando quattro infrazioni abbiamo emanato un provvedimento sanzionatorio che è di gran lunga maggiore di quelli emessi dal precedente governo regionale”.

È quanto ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Gianni Rosa, intervenendo in Consiglio al dibattito sugli episodi registrati negli ultimi messi nell’impianto petrolifero a Tempa rossa.

“In questi casi, la legge – ha proseguito Rosa – non consente di disporre provvedimenti eccessivamente importanti sul piano economico, ma questo governo regionale, con una sanzione di 30 mila euro rispetto a una sola istruttoria già conclusa, è stato decisamente più severo rispetto a quello precedente che, sommando ben tre istruttorie, si era limitato a sanzionare la compagnia petrolifera per un importo complessivo di 4.500 euro.

La legge prevede che se un evento si verifica per più di due volte nello stesso anno, l’Autorità può comminare una sanzione più importante che consiste nella chiusura dell’impianto. E prendendo atto che l’impianto non garantiva il massimo dell’affidabilità, il governo regionale, mosso da una forte preoccupazione generale, compresa quella dei consiglieri di opposizione, ha avviato un’interlocuzione con gli amministratori delle tre compagnie chiedendo una risoluzione del problema. Strada – ha aggiunto – che passerà attraverso uno studio di affidabilità, condotto da esperti del settore, che certificherà e classificherà le debolezze dell’impianto. Lo studio, al termine, verrà consegnato al dipartimento Ambiente che nel frattempo si è attrezzato e si avvarrà del supporto di Ispra, Arpab, Umig e Vigili del fuoco.

Le società concessionarie hanno accolto questa nostra richiesta e, nel caso ci fossero fenomeni pericolosi durante il periodo transitorio, la Regione è pronta a chiudere l’impianto perché dobbiamo garantire innanzitutto la salute dei cittadini e la salvaguardia del territorio.

Le compensazioni ambientali, e siamo convinti che lo stesso discorso valga per le royalty, dovranno continuare a essere erogate.

 Il buon senso – ha concluso Rosa – ci ha portato ad affrontare tempestivamente la questione e ai primi segnali di allarme siamo intervenuti con determinazione”.

 

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