Gli pneumatici sono un elemento fondamentale per i veicoli, permettono una buona aderenza sulla strada e determinano il peso complessivo degli automezzi. Le loro caratteristiche cambiano in base al mezzo su cui devono essere montati. Ma anche la loro composizione può variare considerevolmente.
Generalmente sono costituiti per il 41% da gomma naturale e sintetica, a questo mix vengono poi aggiunti altri additivi:
– Ossido di zinco e solfuri uniscono le catene polimeriche e danno maggiore forza e elasticità agli pneumatici;
– I silani e la silice assicurano un’usura regolare della mescola, resistenza al rotolamento e migliori prestazioni sull’asfalto bagnato;
– Antiossidanti e cere proteggono la gomma dal sole, dall’ozono, dal calore a dall’ossigeno.
– Oli e resine sono determinanti per la mescola e la sua rigidità;
– Materiali di rinforzo, come cavetti in acciaio o tele tessili che danno forma allo pneumatico e ottimizzano il rendimento a velocità elevate.
La qualità e la quantità di questi elementi modificano considerevolmente gli pneumatici, rendendoli più o meno indicati per determinate situazioni o semplicemente di maggiore o minore pregio.
Le aziende produttrici devono quindi riuscire a crerare il giusto equilibrio, in modo da ottenere un prodotto valido in termini di qualità/prezzo, ma anche stare attente ad altri fattori, come ad esempio il rispetto per l’ambiente.
Tre aziende verso una nuova collaborazione
Bridgestone è un’azienda giapponese produttrice di pneumatici. Nata nel 1931, ha avuto moltissimi successi, tanto da iniziare le sue prime collaborazioni con la Formula Uno nel 1976 e diventare fornitrice nel 2002 del Motomondiale. I suoi trionfi sono dovuti soprattutto alla qualità dei suoi prodotti e alla continua ricerca di materiali nuovi e innovativi.
Arlanxeo è un’impresa chimica olandese che produce gomma sintetica, nata nel 1990. Attualmente è una delle più importanti produttrici di polimeri al mondo.
Solvay è invece un’azienda belga che opera nel settore delle plastiche e in quello chimico. Nata nel 1861, momento in cui Ernest Solvay scoprì come fare il carbonato di sodio a livello industriale. Qualche anno dopo depositò il brevetto e aprì la sua prima fabbrica. I suoi successi sono arrivati fino ai giorni nostri, attualmente opera a livello internazionale con 135 siti presenti in 61 paesi.
Il nuovo progetto: Techsyn
Queste tre imprese che operano da moltissimi anni e che si sono ormai sviluppate a livello mondiale, hanno un’altra cosa in comune: la voglia di investire, di creare nuovi prodotti, sempre più innovativi e sostenibili. E hanno deciso di farlo insieme. L’idea è stata lanciata un paio di anni fa e in soli 24 mesi, a fine febbraio, Bridgestone, Solvay e Arlaxeno hanno parlato al mondo del loro nuovo prodotto, Techsyn.
Lo spunto per sviluppare nuovi materiali per gli pneumatici è nato da quando sono stati ideati riempitivi di nuova generazione e le gomme sintetiche. Techsyn è una nuova mescola, realizzata in parallelo dalle tre aziende: Arlanxeo ha pensato al potenziamento di polimeri dedicati e Solvay si è dedicata a nuovi e innovativi riempitivi, realizzati con base di silice.
Questi pneumatici modificheranno il trasporto su gomma, con una maggior durata in termini di usura, circa il 30% in più e una riduzione della resistenza al rotolamento, si stima il 6% in meno, rispetto a altri prodotti già esistenti nella gamma estiva della famosa azienda giapponese.
Un futuro pieno di novità
E’ giusto sottolineare quanto siano stati rapidi i tempi per la realizzazione di un progetto del genere: due anni sono davvero pochi per una simile idea e soprattutto per iniziare la produzione di questo materiale. Ma Bridgestone non si ferma e dopo aver ideato questa nuova tecnologia insieme ai suoi collaboratori, sta cercando il modo di adattarla a diverse categorie di pneumatici e veicoli.
Tra i tantissimi aspetti positivi di Techsyn c’è anche la sua versatilità che consente di mixarla ad altri prodotti già esistenti e in uso su gomme Bridgestone. Un esempio pratico può essere la combinazione con la tecnologia Enliten che ridurrebbe notevolmente il peso dello pneumatico senza variarne le prestazioni.
Innovazione e rispetto per l’ambiente
I vantaggi di Techsyn non riguardano solo le prestazioni e l’efficenza degli pneumatici. Bridgestone, l’Arlanxeo e la Solvay, sono infatti d’accordo su un principio fondamentale, la protezione e il rispetto dell’ambiente, producendo materiali il più possibile sostenibili e riducendo le emissioni di prodotti inquinanti.
Questa nuova tecnologia è l’esempio pratico di cosa possa fare un’ottima collaborazione, basata sugli stessi ideali e obiettivi. La migliore sostenibilità dello pneumatico consente una riduzione dei consumi di carburante, riducendo quindi le emissioni di CO2. La sua eccessiva presenza nell’atmosfera provoca il continuo aumento del riscaldamento globale, danneggia l’ozono e causa l’acidificazione degli oceani.
La riduzione del consumo di battistrada è molto importante per la natura e per il rispetto dell’ambiente. Le gomme in fase di rotolamento sono tra i maggiori inquinanti al mondo, l’attrito produce infatti grandi quantità di microparticelle.
Il nuovo materiale Techsyn estenderà inoltre la durata della vita degli pneumatici, riducendone i costi di smaltimento. Ma non solo, anche la stessa produzione di gomme diminuirà, causando un minore consumo delle risorse e emissione di prodotti inquinanti, da parte delle aziende produttrici.
Verso un trasporto su gomma sempre più sostenibile
Laurent Dartoux, presidente e CEO di Bridgeston Emia, è sicuro che per ottenere i migliori cambiamenti è fondamentale la collaborazione. Proprio per questo la nuova partnership con Solvay e Arlanxeo sarà sicuramente un successo che continuerà a fare grandi progressi verso una mobilità sempre più sostenibile. Sia esperti del settore che gli automobilisti hanno mostrato notevole interesse per questo tipo di innovazione che tuttavia non è ancora disponibile alla vendita. La gamma di pneumatici Bridgestone disponibile su Special Gomme, ad esempio, ci da un’idea di quanto questo produttore investa in tecnologia e innovazione per produrre gomme sempre più convenienti, performanti e, allo stesso tempo, ecosostenibili.