Un weekend insolito, a San Severino Lucano, per scoprire e degustare, in luoghi insoliti le eccellenze locali, e soprattutto il primo appuntamento con “Bandiera arancione”.
Lo scorso mese di giugno – si legge in una nota dei promotori dell’iniziativa – il Touring Club ha insignito il comune di San Severino Lucano del marchio “Bandiera arancione”, marchio di qualità turistico-ambientale per le località dell’entroterra, volta a promuovere uno sviluppo turistico sostenibile, dove la tutela del territorio e del patrimonio è connessa all’autenticità dell’esperienza di viaggio.
Il Touring, tra settembre e ottobre, promuove l’iniziativa “autunno Bandiera arancione – aggiungi un borgo a tavola”. San Severino Lucano ha aderito con un programma che prevede, sabato 6 ottobre, la proiezioni di due cortometraggi ambientati e girati in Basilicata dal lucano Andrea Manicone, al Palafrido con inizio alle ore 18,00.
Domenica l’appuntamento è alle 10,00 a Bosco Magnano da dove inizierà una escursione guidata per gli angoli più suggestivi del territorio che si concluderà al santuario della Madonna di Pollino. Alle 17,30 al Centro Visite, sarà ufficialmente presentata la “Bandiera arancione”. Sarà presente il corpo consolare del TCI di Basilicata. Alle 19,30 sulla tavola del borgo di via Nicola Germano ci saranno “rashkatiedd’ ca muddica” per tutti, accompagnati da musica e canti della tradizione popolare.
“La tutela del territorio e la salvaguardia delle tradizioni per noi è un obiettivo fondamentale – afferma nella nota il sindaco Franco Fiore – così come la promozione del territorio con le sue attrattive turistiche. Il marchio Bandiera arancione per noi è da un lato motivo di orgoglio, dall’altro sprone per continuare a investire nel turismo sostenibile e nella tutela del nostro patrimonio. Questa iniziativa da un lato fa conoscere un po’ di quello che abbiamo, dall’altro anima il primo weekend di ottobre.”
Ad aprire il sipario, i cortometraggi di Manicone ossia : “Un grande futuro” e “La lunga strada”. Il primo tratta l’importante tema del lavoro e affronta con una pungete ironia la condizione dei ragazzi di 35 anni che nonostante gli studi si trovano a svolgere per necessità lavori non sempre commisurati al titolo di studio conseguito. La vicenda è quella di Alessandro Testa, laureato in filosofia che lavora saltuariamente come barman meditando una soluzione importante per dare un cambio di rotta alla propria vita. Fino a quando succederà qualcosa di inaspettato…
“La lunga strada”, narra la delicata tematica del rapporto padre e figlio e della volontà di seguire sempre i propri sogni. L’avvocato romano Alberto Satti viene a sapere della prematura morte del figlio con il quale da tre anni non aveva più alcun rapporto dopo che quest’ultimo aveva deciso di trasferirsi in un paese della Basilicata per seguire il sogno di fare l’artista. Arrivato nel paese con molta diffidenza si rende conto della sana genuinità con cui si trova a relazionarsi e negli occhi di quelle persone vede quel figlio ormai perso. Alberto capisce che le cose importanti della vita sono ben altre e che non basta un buon lavoro, una bella macchina o una bella casa per essere felici.
Alla serata parteciperà l’autore dei film girati e ambientati in Basilicata da un cast sia artistico che tecnico interamente lucano.