Acerenza spalanca le sue porte ai giovani lucani dell’Azione Cattolica (Ac) che si ritroveranno nella città cattedrale per celebrare, domenica 26 gennaio, la “Giornata della pace”.
L’iniziativa, giunta alla ventunesima edizione è stata organizzata dall’Arcidiocesi di Acerenza e dall’Azione Cattolica diocesana con il patrocinio del Comune. “Piazza la pace”, questo il tema scelto per le celebrazioni che si apriranno domenica con l’accoglienza dei giovani di Ac a partire dalle 9 e 30 in piazzale San Pio, già piazza Giovanni XXIII. Da lì i ragazzi si incammineranno verso la Cattedrale in una lunga marcia per la Pace. A celebrare la Santa Messa, alle 12, l’ Arcivescovo, monsignor Francesco Sirufo.
Il tema scelto per la giornata di Ac si ispira al messaggio lanciato da Papa Francesco lo scorso primo gennaio, in occasione della cinquantatreesima giornata mondiale della pace. La pace quale e cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica, queste le parole del Papa sulle quali i ragazzi rifletteranno nel corso della giornata acheruntina. Non solo. Come ormai tradizione della Azione Cattolica, il mese di gennaio è dedicato con un’attenzione particolare al tema della pace, ogni anno declinato secondo focus specifici. Nell’itinerario annuale dell’Ac, il tempo della pace , che si colloca nel periodo tra l’Epifania e la Quaresima, vuole offrire spunti per educare i ragazzi ad una cultura di pace, a partire dai luoghi della loro vita quotidiana fino ad abbracciare tutto il mondo. Ogni anno si susseguono temi diversi per stimolare la fantasia e il protagonismo dei ragazzi stessi. Il tema non è affatto scontato, e a pensarci bene richiama quotidianamente piccoli e grandi ad atteggiamenti, scelte concrete, decisamente non banali e coraggiose.
“Sulla scia del messaggio di Francesco, ecco l’iniziativa di pace Ac per il 2020: ‘Piazza la Pace’- spiegano i responsabili di Ac- ciascuno di noi è invitato a guardare alla realtà che ci circonda e a quella mondiale con l’occhio di chi si fa attento ai bisogni , soprattutto il bisogno di pace e, nel contempo, riesce a scorgere il bene, il bello laddove esso si manifesta, specie nelle nostre città. Come Francesco- aggiungono- siamo convinti che Il mondo non abbia bisogno di parole vuote, ma di testimoni convinti, di artigiani della pace aperti al dialogo senza esclusioni né manipolazioni”. Quella di domenica sarà soprattutto una festa, un’occasione di incontro che travalica i confini delle singole comunità parrocchiali per “sperimentare la gioia di un respiro ampio e vivace di Chiesa”.