La recrudescenza imponente dell’epidemia da coronavirus richiede provvedimenti immediati per contrastare la diffusione del contagio. E questo deve essere fatto senza inficiare le prestazioni lavorative e, di conseguenza, i servizi da erogare ai cittadini.
Purtroppo, dopo due anni, l’amministrazione regionale non è stata in grado di cogliere l’opportunità di questa emergenza per riorganizzare meglio le condizioni di lavoro, sia in sede che in remoto.
L’amministrazione, avvitatasi intorno ad una discutibile riorganizzazione laddove sembrava di trovarsi in una giostra impazzita, ha letteralmente dimenticato di riorganizzare il lavoro. E, purtroppo, ancora una volta il virus sta facendo riemergere le criticità e le cose non fatte.
E’ arrivato il momento di rivedere l’organizzazione del lavoro da remoto, elevando il più possibile il numero di dipendenti coinvolti e delle giornate lavorative rese in modalità agile. Pertanto, è necessario che l’amministrazione emani al più presto provvedimenti in tal senso, previo confronto con le rappresentanze sindacali, individuando, senza discriminazioni e parzialità, il personale, in primis quello che ha fragilità ed è più esposto, che può lavorare da remoto assegnandogli compiti precisi e monitorando il lavoro che deve svolgere. Il personale deve, altresì, essere messo in condizione di poter lavorare al meglio, per esempio fornendogli la possibilità di rispondere alle chiamate telefoniche dell’utenza e definendo anche l’orario entro cui c’è questo collegamento.
È in gioco la sicurezza dei lavoratori, la salute dell’utenza e l’efficienza dei servizi pubblici.
Poiché si parla tanto di flessibilità organizzativa per cambiare la Pubblica Amministrazione questo è il momento di passare dalle parole ai fatti.
Inoltre, bisogna provvedere a fornire subito le mascherine FFP2 al personale senza tergiversare ancora. Ci sono ritardi inaccettabili. E, quando si accerta un caso positivo, il personale degli uffici ricadenti nella struttura della direzione interessata o di altre strutture con cui ci può essere stato un contatto, deve essere subito informato e bisogna procedere immediatamente a effettuare tutte le operazioni di disinfezione che il caso richiede.
Sollecitiamo, pertanto, un incontro urgente con l’amministrazione per fare il punto della situazione ed individuare le misure da adottare per tutelare al meglio la sicurezza dei lavoratori e l’erogazione dei servizi ai cittadini.