All’evento del 21 e 22 maggio dal titolo “L’Agorà lucana 2018: le economie locali per la promozione della comunità turistica” promosso dal Distretto di Turismo rurale Terre di Aristeo e rivolto agli operatori e portatori di interesse di tutto il territorio lucano, è seguito l’incontro, svoltosi a Matera presso Palazzo Lanfranchi, dedicato alle Istituzioni a cui è stata presentata la relazione dei lavori delle giornate metapontine.
Sono intervenuti Rosa Gentile, Coordinatrice Agorà 2018, Antonio Miele, Presidente del Distretto, Salvatore Adduce, Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Vito Santarsiero, Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata e Roberto Cifarelli, Assessore alle Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca della Regione Basilicata.
Rosa Gentile, introducendo i lavori, ha evidenziato i risultati della due giorni di Metaponto in cui 250, tra operatori e soggetti interessati, oltre 100 giovani, 25 tavoli di lavoro e una quindicina di esperti internazionali hanno decretato il successo di una iniziativa, unica nel suo genere, realizzata in collaborazione con la Scuola di Alta Formazione “Amphora”, la Regione Basilicata e Laborplay, spin- off dell’Università degli Studi di Firenze. “Oggi, ha dichiarato Rosa Gentile, consegniamo all’amministrazione regionale i risultati dei 25 tavoli del confronto affinchè possano rappresentare le linee guida lungo le quali sviluppare la fase operativa del progetto. Abbiamo verificato che ci sono imprenditori pronti ad investire sul territorio in sinergia con le risorse ministeriali. Pertanto, chiediamo alla Regione di attivare e sottoscrivere i contratti di sviluppo e coesione ”.
Antonio Miele, Presidente del Distretto di Turismo rurale Terre di Aristeo, rivolgendosi ai rappresentanti istituzionali ha sottolineato “la grande valenza del progetto che, intende far rivivere gli antichi borghi per creare occupazione e dare un’opportunità ai giovani i quali, dopo i lavori a Metaponto, hanno manifestato interesse ed espresso il desiderio di un maggiore coinvolgimento”.
“L’animazione territoriale è alla base del progetto Terre di Aristeo che, può e deve rappresentare l’inizio di un percorso virtuoso di rinascita”, ha ricordato Salvatore Adduce, Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, indicando i Comuni e gli attori che operano sul territorio come “ veri e propri agenti di sviluppo delle nostre comunità sempre più esposte al rischio di spopolamento e, addirittura, di estinzione”.
La volontà di sostenere il progetto, nella consapevolezza di poter dare risposte concrete ai problemi delle nostre comunità, è stata espressa da Vito Santarsiero, presidente del Consiglio Regionale della Basilicata, che ha definito Terre di Aristeo “un progetto di investimento per il territorio e sul territorio attraverso il quale il turismo, imprescindibile risorsa della regione, rappresenterà un volano di sviluppo soprattutto per quei paesi dell’entroterra fortemente penalizzati anche a livello infrastrutturale”. Proseguendo, ha aggiunto” In occasione della conferenza dei Presidenti dei Consigli Regionali di alcuni giorni fa, ho espresso piena ed incondizionata adesione della nostra Regione all’iniziativa, promossa dalla Regione Molise che coinvolge anche Abruzzo, Lazio, Campania e Puglia, relativa al recupero ed alla valorizzazione dei sentieri della transumanza per la quale sono stati destinati 300 milioni di euro. Ebbene, il progetto di cui oggi celebriamo solide e concrete prospettive di realizzazione, intercetta e si interseca perfettamente su questa azione, potendo divenire un tassello di indubbio valore”.
Saverio Lamiranda, amministratore delegato del Distretto Terre di Aristeo, ha ribadito, nel corso del suo intervento, l’obiettivo del progetto che, oltre a “rappresentare l’apertura di un processo partecipativo, si propone di contribuire a determinare lo sviluppo delle aree interne della Basilicata, attraverso la promozione ed il sostegno alle economie locali. Le Terre di Aristeo, che coinvolge ben 78 comuni, potrebbe costituire un unico e straordinario attrattore inteso come facilitatore per lo sviluppo turistico dell’intera zona”. Nel suo intervento, rivolto a fare un resoconto delle due giornate di Metaponto, ha ribadito il patto che si sta sviluppando con la Regione Basilicata; un patto a cui la Regione non si può sottrarre. Per questo la richiesta di 200 milioni di euro per rifondare le nostre comunità, nella quale va sottolineato tutti dobbiamo essere operatori del nostro territorio, serve proprio per superare la fase pre-matura in cui ci troviamo e avviarci per la semina del comparto turistico lucano.
A conclusione dell’incontro, è intervenuto Roberto Cifarelli, assessore alle Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca della Regione Basilicata che ha dichiarato: “ La Regione apprezza lo sforzo che i territori e gli attori tutti hanno profuso in questo progetto, soprattutto, per la partecipazione ed il coinvolgimento dei giovani. L’amministrazione regionale seguirà con attenzione e collaborerà per sostenere gli operatori con i contratti di sviluppo a cui corrisponderanno interventi pubblici”. Ha proseguito dicendo:” La valenza di questa iniziativa è tanto più tale, perché alla stessa è ascrivibile il merito di stimolare processi virtuosi capaci di arginare il fenomeno dell’emigrazione giovanile e, nel contempo, di procedere attraverso una mirata attività di formazione, alla collocazione dell’area in un contesto internazionale. Desidero inoltre ricordare che, la formazione, per la quale il mio assessorato è già da tempo impegnato in numerose attività, è una delle quattro tematiche che caratterizzano le linee guida per lo sviluppo dell’economia locale e del turismo del territorio, unitamente, a sostenibilità, nuove imprenditorialità e nuove tecnologie”.
Sono intervenuti dopo le relazioni istituzionali: Giovanni Padula, Economista Urbano, Mattia Antonio Acito, Architetto, Vittorio Restaino, Dirigente PSR Basilicata, Antonio Bernando, Dirigente Programmi Operativi FESR Basilicata, Elio Monti, Dirigente FSE Basilicata. Interventi tecnici per entrare più nel dettaglio su come sviluppare le aree interne della Basilicata.
Foto Gianfranco Grieco