A latere del cartellone ufficiale, redatto dalla Regione Basilicata e dal comitato scientifico presieduto del professore Franco Vitelli, di sicuro nel corso dell’anno verranno promosse molte altre iniziative per celebrare il centenario della nascita di Rocco Scotellato. Tra questi primi “appuntamenti autonomi” da segnalare quello che si tiene nel centro della Val D’Agri il 22 aprile (ore 17.30) nella Sala del “Circolo Culturale Unione” a Moliterno dove, oltre alla proiezione del documentario “Scotellaro” di Fabio Tucci, sono previsti gli interventi di Mimmo Latorraca, presidente del “Circolo Culturale Unione” che promuove l’incontro, del sindaco di Lauria Gianni Pittella e del cinecronista Mimmo Mastrangelo.
“Rocco Scotellaro: il poeta, l’intellettuale, il sindaco”, questo il titolo dell’iniziativa, sarà un momento per ricostruire la vicenda umana ed intellettuale di una“figura centrale della cultura meridionalistica del novecento”. Al poeta di Tricarico bisogna essere grati perché la sua voce ha rotto il silenzio del mondo contadino, rivendicando per questo universo ai margini dignità ed una migliore condizione sociale. Nel collocarla all’interno di un certo “realismo lirico”, la voce di Rocco Scotellaro rimane ancora viva, autentica proprio per il dolore e la speranza che esprime. Ma insieme ai versi, ebbene oggi far memoria di quella “condizione di fiducia” che Scotellaro riteneva essenziale nella lotta per superare le divisioni del mondo e i mali che affliggono l’umanità. La narrazione culturale e politica di Scotellaro in questo tempo tormentato non appare per nulla datata, si attesta ancora in “coscienza critica”, testimonianza schietta che ci sprona a prendere le nostre responsabilità di fronte agli altri, al grido di sofferenza che ci arriva dal mondo. Scriveva Rocco: “Io sono gli altri”. Appunto, noi dobbiamo essere gli altri, diventare gli altri.