I babysitter elettronici, tablet e smartphone, fanno stare tranquilli per qualche ora i bambini con i genitori che glieli affidano incautamente, senza pensare ai danni allo sviluppo dello scheletro – e non solo – dei loro figli.
Danni importanti denunciati già qualche mese fa dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (Siot), citando numeri allarmanti: è del 700% l’aumento dei casi di cifosi registrati nelle scuole medie inferiori negli ultimi dieci anni.
Cos’è la CIFOSI?
“La cifosi è una curvatura fisiologica dorsale della colonna vertebrale, con concavità anteriore intesa in senso antero-posteriore ed è pertanto visibile di profilo. Quando l’angolo della cifosi supera i 45° si parla di ipercifosi, dorso curvo o, nel linguaggio popolare, di gobba; ed è una condizione patologica. In questo caso rientra nella classificazione dei dismorfismi (o paramorfismi) o deformità sagittali del rachide. La curvatura concava verso l’interno delle regioni cervicale e lombare della colonna vertebrale è chiamata lordosi”. Wikipedia
“Stare chinati con le spalle in avanti per ore” – spiega Carlo Ruosi, Professore di Ortopedia e Traumatologia Università Federico II di Napoli – “è assolutamente sconsigliabile per bambini che hanno ancora le vertebre in via di formazione. Una situazione che a lungo andare le fa crescere deformate. Si vedono tanti bambini che non tengono più le spalle dritte, ma sono curvi in avanti. Oggi l’80% dei bambini di quarta e quinta elementare” – aggiunge Ruosi – “ha un atteggiamento cifotico. Era il 20% nel 2008. Una vera e propria bomba sociale, il numero eccessivo di ore (fino a sei al giorno) che dai 3-4 anni in poi i bambini trascorrono piegati in avanti su questi babysitter elettronici è causa di questo disturbo troppo spesso sottovalutato. Nella fase iniziale è possibile intervenire con rieducazione motoria e ginnastica appropriata, a patto però di avere la collaborazione del paziente. Perché se dopo la ginnastica il bambino torna a casa e si rimette chino sul tablet, è tutto inutile. In fase avanzata è invece necessario far indossare al bambino il busto ortopedico. Nel caso in cui la diagnosi arrivi troppo tardi si deve ricorrere alla chirurgia”.
Esiste un limite ortopedico oltre il quale si genera una cifosi angolare ed è di 50° rilevata all’esame radiografico quando la curvatura normale è di 40°. E’ fondamentale, per qualsiasi disturbo interessi le ossa e le articolazioni dei bambini è rivolgersi ad uno specialista ma è importante sapere che alcuni di questi disturbi (come la cifosi) possono essere evitati grazie all’adozione di posture e comportamenti corretti fin dalla primissima infanzia.
Negli anni precedenti all’evoluzione (incontrollata) degli smartphone come facevano a divertirsi i bambini?
Guardate questo interessante servizio video del TG1: