È il lucano Fabio Mecca l’enologo under 40 ad aggiudicarsi la decima edizione del premio dedicato a Giulio Gambelli, il Maestro del Sangiovese scomparso nel 2012. Il riconoscimento, promosso da Aset Toscana, l’Associazione stampa enogastroagroalimentare della Toscana, e dal network di giornalisti “IGP I Giovani Promettenti” (Lorenzo Colombo, Roberto Giuliani, Carlo Macchi, Luciano Pignataro, Andrea Petrini e Stefano Tesi), è stato consegnato nella Fortezza di Montepulciano in occasione dell’anteprima del vino nobile, iniziativa promossa dal Consorzio di tutela. A consegnare la targa il presidente di Aset Leonardo Tozzi e Carlo Macchi (IGP), autore del volume “Giulio Gambelli, l’uomo che sapeva ascoltare il vino” . “E’ davvero una infinita emozione vedere il mio nome accostato ad un gigante dell’enologia italiana – ha commentato il vincitore – Gambelli è il padre dell’enologia moderna e tutti noi gli dobbiamo molto, per questo sono enormemente emozionato, contento e soddisfatto”. “Gambelli – ha ricordato il presidente dell’Associazione stampa enogastroagroalimentare Toscana, Leonardo Tozzi – era un uomo di un’altra Italia, che si riscopre commossi leggendo il toccante libro di Carlo Macchi, di cui auspico una veloce ristampa. Un’Italia in bianco e nero che cresceva anche grazie ai talenti naturali di alcuni dei suoi cittadini, spesso con poca scuola alle spalle ma con tanta vita e esperienza da vendere. È grazie a loro se siamo diventati una grande paese ed è riconoscendoci e valorizzando queste radici che possiamo e dobbiamo ben sperare nel futuro. I nostri algoritmi sono la nostra storia e cultura, sui quali impiantare le tecniche moderne della scienza”. Per Fabio Mecca, laureato in Scienze e Tecnologie Viticole ed Enologiche, si tratta di un importante riconoscimento che arriva a distanza di pochi mesi dal prestigioso premio “Enologo dell’anno “ dalla testata Food and Travel. Attualmente Mecca segue 20 aziende in tutta Italia, dalla Toscana alla Sicilia. Il “Gambelli” premia ogni anno l’enologo il cui lavoro abbia saputo incarnare al meglio l’idea di vino portata avanti da Giulio Gambelli: esaltazione delle tipicità di ogni vitigno, delle caratteristiche del territorio e dell’annata vendemmiale. Tra i requisiti fondamentali per poter partecipare, essere un professionista che nell’anno solare di emanazione del bando non abbia superato i 40 anni di età e laurea in enologia.