Società e Cultura

All’ITAS di Villa d’Agri il primo premio nella “Gara di Giudizio” alla mostra di zootecnica del Centro-Sud Italia

Si è conclusa con un bilancio decisamente positivo l’11a edizione della Mostra Bovina Interregionale del Centro-Sud delle razze Bruna e Frisona italiana, svoltasi a Noci (Bari), al Foro Boario, da venerdì 24 a domenica 26 marzo 2017.
La tre giorni è stata organizzata dall’Associazione Regionale Allevatori (Ara) della Puglia con il contributo, tra gli altri, dell’Assessorato regionale alle Risorse agroalimentari. E ha avuto come momenti clou, oltre alla manifestazione di Libro genealogico delle bovine da latte Bruna e Frisona italiana, la vetrina Italialleva  delle razze e specie allevate in Puglia (presenti capi provenienti dalle province pugliesi, dalla Basilicata, Calabria e Sicilia, in particolare ovicaprini delle razze Altamurana, Jonica, Gentile di Puglia, Leccese, Comisana e Garganica, bovini di razza Marchigiana, Romagnola, Podolica, Pezzata Rossa Italiana, Limousine e Jersey, cavalli Murgesi ed asini di Martina Franca), incontri tecnici e un Convegno sul tema “Servizi innovativi per una moderna zootecnia ”.
Quest’ultimo incontro, tenutosi nella giornata inaugurale, si è incentrato sulle relazioni del direttore Anarb (Associazione Nazionale Allevatori bovini di razza Bruna Italiana) Enrico Santus e del responsabile Servizi F.a. Anafi (Associazione Nazionale Allevatori Frisona Italiana) Maurizio Marusi, ed è stato concluso dall’intervento del direttore generale Aia Roberto Maddé, che ha posto l’accento, tra l’altro, oltre che sui più attuali servizi implementati dall’Associazione Italiana Allevatori per venire incontro alle esigenze degli imprenditori zootecnici (programma gestionale Sintetico Collettivo, piattaforma informatica Si@LlevA, ed altri), sulle opportunità che si presenteranno a breve in merito all’attività relativa ai nuovi Psrn.

Le bovine campionesse

Per quanto riguarda la Mostra zootecnica, Campionessa vacche per la razza Bruna – giudice Alessandro Raffaini – è risultata “Felisia” della Agricola San Pietro S.s. di Laterza P. e Mangini V. di Noci (Bari), davanti a “Lancia” di Mansueto Franca e “Marfa“, sempre dell’Agricola San Pietro di Laterza.
Nella foto, la premiazione del conduttore dell’Agricola San Pietro S.s. di Laterza P. e Mangini V. di Noci.
Per la Frisona – giudice Attilio Tocchi – “en plein “ per l’Azienda Agricola Zootecnica Posticchia Sabelli di Lavello (Potenza), che ha ottenuto la Campionessa vacche (e Miglior Mammella) con “Posal Royalist Olimpia”, la Riserva con “Posal Acme Donna” e la Menzione d’Onore vacche con “Posal Lheros Olimpia”. La classifica allevatori ha visto al secondo posto, dopo l’azienda potentina, la Tf S.s. di Fusillo Angela e Turnone Antonietta (Taranto) e l’az. Agr. Ma.Bi. Farm di Bitorsoli Francesco (Pz).

A un istituto del potentino la 1gara tra Itas del Mezzogiorno

Nella giornata di apertura, da segnalare anche una novità: la 1a edizione (per le regioni del Mezzogiorno) della Gara di Giudizio riservata agli studenti degli istituti tecnici e professionali dell’Agricoltura. La gara – organizzata da Aia in collaborazione con Anafi ed Anarb – ha visto la partecipazione di quattro istituti che hanno messo in campo sette squadre; presenti, nel ring e sulle tribune, circa 250 studenti accompagnati dai rispettivi docenti.
Sotto lo sguardo attento dei giudici Corrado Zilocchi (per la razza Frisona Italiana) e Vito Gentile(razza Bruna Italiana) i ragazzi si sono cimentati – così come avviene nelle manifestazioni simili organizzate da qualche anno nelle più importanti rassegne zootecniche del Centro-Nord Italia – nella valutazione di alcuni capi presenti alla manifestazione nocese.
A spuntarla è stata la prima squadra dell’Istituto Tecnico Agrario Statale “Villa d’Agri “Rocco Scotellaro” di Marsicovetere (Potenza), seguìta dall’Iiss “Caramia Gigante” di Locorotondo (Bari), terzo gradino del podio per l’Iiss “Caramia Gigante” della sede di Alberobello (Bari). L’istituto vincitore parteciperà alla finale nazionale in programma a Trento il prossimo 7 aprile.

FONTE: (Camillo Mammarella – Aia)

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