La presenza di rifiuti plastici nei mari e negli oceani è indubbiamente uno dei più pressanti problemi a scala globale del nostro tempo. Ridurla rappresenta una delle principali sfide e, secondo i ricercatori scientifici, basterebbe migliorare la gestione dei corsi d’acqua per ridurre drasticamente l’inquinamento, addirittura del 50%. Con questo obiettivo, nel weekend del 30 settembre e 1° ottobre, 15mila volontari entreranno in azione, in 200 appuntamenti di pulizia ambientale in contemporanea in tutta Italia, nell’evento nazionale “Sea & Rivers” organizzato da Plastic Free Onlus, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica.
“La previsione che nel 2050 ci sarà più plastica che pesci nei mari è confermata oramai da diversi rapporti e ricerche scientifiche. Ciò non rappresenta un problema solo per l’ambiente ma ha un impatto negativo anche sulla salute dell’uomo. Nano e microplastiche sono penetrate oramai nel nostro organismo: ne sono state ritrovate tracce nel latte materno, nel sangue, nello sperma, nei tessuti del cuore e nelle vie respiratorie – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – In questo fine settimana dedicato al mare, l’esercito di volontari Plastic Free si concentrerà sulla pulizia di spiagge e corsi d’acqua con l’obiettivo di liberarli da 200mila chilogrammi di plastica e rifiuti. Cercheremo soprattutto di sensibilizzare più cittadini possibili – prosegue De Gaetano (Plastic Free) – Li invitiamo a prendere parte alle giornate di raccolta: grazie al supporto di tante imprese che sposano la causa ‘plastic free’ forniremo tutto il necessario, come guanti e pinze telescopiche, a coloro che vorranno compiere un gesto concreto per l’ambiente. Un impegno e un’attenzione costante oggi, ci permetteranno di avere ancora un Pianeta domani” conclude.
Al via anche in Basilicata la 31esima edizione di Puliamo il mondo con tanti giovani e volontari in azione nel week-end per ripulire strade, piazze, parchi dai rifiuti abbandonati.
Proprio i rifiuti abbandonati di ogni tipo e forma sono infatti la piaga che affligge sempre di più parchi urbani e fiumi italiani. A scattare la fotografia con dati e numeri è la doppia indagine, Park e River Litter 2023, realizzata da Legambiente in vista del week end di Puliamo il Mondo 2023 e della giornata mondiale dei fiumi. Sono ben 25.051 i rifiuti totali censiti in 57 parchi urbani della Penisola e sulle sponde di 7 fiumi monitorati dai volontari dell’associazione ambientalista. Un dato preoccupante che si traduce per le 57 aree verdi urbane di 15 città – Ancona, Bari, Cagliari, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Pineto (TE), Potenza, Pozzuoli (NA), Sasso di Castalda (PZ), Torino, Trivento (CB), Verona – in 22.442 rifiuti raccolti e catalogati in un’area di circa 7.000 mq equivalente a 27 campi da tennis, con una media di circa 3 rifiuti ogni metro quadrato, e peri corsi d’acqua una media di 326 rifiuti ogni 100 metri lineari in un’area campionata totale di circa 8.600 mq (un’area pari a 33 campi da tennis). In entrambi i casi, il materiale più trovato è la plastica (che si attesta rispettivamente al 62% e 61%). Tra i rifiuti a farla da padrone sono soprattutto i mozziconi di sigaretta, prodotti usa e getta e imballaggi e frammenti di plastica. Di fronte a questa fotografia Legambiente torna a ribadire l’importanza di adottare comportamenti corretti, a partire da una corretta separazione e raccolta differenziata, e invita tutti a partecipare al week-end di mobilitazione di Puliamo il mondo.
Tutti gli appuntamenti su: www.plasticfreeonlus.it/eventi