“In attesa che l’assessore Cosimo Latronico risponda alla interrogazione in merito alla ‘medicina ambientale’ che sarebbe dovuta essere un investimento vero sull’Ospedale di Villa d’Agri, abbiamo depositato altre due interrogazioni rivolte all’assessore Mongiello rispetto alle ‘sedi’ decentrate (?), di ARPAB e FARBAS”. Lo annuncia il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza.
“Il disegno che si sarebbe dovuto realizzare, e su cui ci sono evidenze rispetto al nostro impegno profuso negli anni precedenti – sottolinea Lacorazza – era di un polo sanitario che incrociasse la medicina, la ricerca, il monitoraggio e la cura in campi nuovi innestati su un robusto presidio ospedaliero, vista la presenza di un’attività industriale estrattiva di oggettivo impatto, reale e potenziale, sull’ambiente. Ieri in Consiglio regionale abbiamo discusso, a partire da una mia interrogazione, sullo stato di avanzamento del Piano di caratterizzazione a seguito dell’incidente venuto alla luce nel 2017 nel centro Oli di Viggiano; una vicenda complessa le cui procedura lunga non può che avere un epilogo in un ‘ripristino dei luoghi’ posto all’orizzonte dal PiTESAI (Piano per la transizione energetica sostenibile aree idonee)”.
“Le sedi di ARPAB e di FARBAS – continua l’esponente del Pd – non possono essere derubricate ad un’appendice o ad uno spazio fisico, comunque importante e da rivitalizzare, ma dovrebbero assumere il valore di un sistema più ampio e sinergico che faccia avanzare nuove sfide in un futuro in cui la partita si giocherà sull’equità e sulla sostenibilità, sul giusto equilibrio tra ambiente, lavoro e salute”.
“Da questo punto di vista – conclude Lacorazza – abbiamo depositato nelle scorse settimane, in attesa di risposta, interrogazioni che provano a ricostruire la storia, la continuità ed i vuoti dallo studio VIS-CNR PISA, promosso dai comuni di Grumento Nova e Viggiano, fino all’attuale cosiddetto progetto LUCAS”.