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Anche il Comune di Viggiano all’inaugurazione del busto di Giovanni Pascoli a Matera

Questa mattina, con una cerimonia ufficiale nello spazio antistante il Palazzo della Provincia di Matera è stato ufficialmente consegnato alla città di Matera il busto in bronzo di Giovanni Pascoli, poeta e professore di latino e greco che ha vissuto proprio nella città dei Sassi la sua prima esperienza da insegnante al liceo Classico, all’epoca ospitato nei locali di Palazzo Lanfranchi. Il busto è stato realizzato dall’artista materano Raffaele Pentasuglia, che ha partecipato alla cerimonia in compagnia del sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri e degli assessori Nicola Trombetta, Paola D’Antonio, Mariangela Liantonio e Adriana Violetto, del consigliere comunale e presidente della Fondazione Matera 2019, Salvatore Adduce, del sindaco di San Mauro Pascoli, Luciana Garbuglia e dell’assessore comunale del comune di Viggiano, avv. Rosita Gerardi.

Presenti anche un gruppo di alunni delle scuole materane Pascoli, Minozzi e Nitti, accompagnati dai rispettivi docenti. Il busto, suggerito da Giovanni Caserta quando era in carica la giunta Adduce per ricordare anche a Matera il poeta che aveva insegnato nel liceo Duni, viene collocata sei anni dopo la sua realizzazione da parte dell’artista materano Raffaele Pentasuglia, che aveva realizzato due copie identiche, una già installata a Viggiano, l’altro centro lucano in cui ha insegnato Giovanni Pascoli.

Dopo il ritrovo di autorità e cittadini la cerimonia è stata avviata con letture di poesie di Giovanni Pascoli a cura di Massimo Lanzetta. A seguire gli interventi del sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri e di Luciana Garbuglia, sindaco di San Mauro Pascoli (Cesena-Forlì), il paese che ha dato i natali al poeta romagnolo e dell’assessore comunale alle politiche sociali del comune  di Viggiano, Rosita Gerardi.

“Quando gli alunni attraverseranno via Duni per raggiungere la Minozzi potranno ammirare il busto di questo illustre poeta che ha insegnato al Liceo Duni, in quello che prima era il seminario Lanfranchi e che oggi ospita il museo d’arte medievale e moderna, dall’ottobre 1882 all’agosto del 1884. Nel 1886 raggiunge anche Viggiano, che fu definita dal poeta l’Antissa della Lucania, per le similitudini riscontrate con la sua Romagna. A Viggiano fu ammaliato anche dalla tradizione dell’arpa che ancora oggi viene tramandata dai musicisti che suonano questo strumento.

FONTE: SASSILIVE.IT 

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