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Area Marina Protetta: una grande opportunità per tutelare la costa ionica lucana

Legambiente apprende con favore la volontà emersa anche ieri a Policoro, da parte della Regione Basilicata, di promuovere l’ampliamento delle aree marine protette nel Mediterraneo, per raggiungere il 30% di territorio e di mare protetti entro il 2030 come stabilito dalla Strategia Europea e Nazionale per la Biodiversità e per raggiungere gli obiettivi climatici e della transizione ecologica stabiliti dalla Commissione Europea attraverso il Next Generation UE.

Per questa ragione durante l’appuntamento di Goletta Verde dello scorso 13 luglio a Scanzano Jonico alla presenza dell’Assessore Latronico, abbiamo rilanciato una strategia complessiva per rafforzare le aree protette dell’intero Arco Jonico per mettere al centro la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali, ambientali archeologiche e agroalimentari del sistema ambientale che interessa Puglia, Basilicata e Calabria. Un progetto di sistema che faccia perno sulla protezione della natura, marina e terrestre, quale strategia per raggiungere gli obiettivi climatici e dare risposte adeguate alle strategie di pianificazione e programmazione in chiave nazionale e comunitaria dell’intero territorio costiero delle tre Regioni.

Per questo siamo ben felici che la Regione attraverso l’Assessore Latronico sia favorevole alla nascita di un’Area marina protetta anche per la costa ionica della Basilicata, come ci preme sottolineare l’importante sostegno di Legacoop per la nascita di altre nuove aree marine protette che, dall’associazione di rappresentanza dei pescatori, non sono mai state considerate come un problema per le attività di pesca.

Auspichiamo perciò che la Regione sia coerente con le intenzioni dell’Assessore Latronico e si adoperi con celerità per raggiungere l’obiettivo di tutelare il 30% entro 2030 istituendo nuove aree protette marine e terrestri.

Ricordiamo che la percentuale di aree protette della Regione interessa il 19,27% del territorio regionale e nemmeno un metro quadro di mare è ancora tutelato in Basilicata. Le aree protette terrestri già istituite interessano per l’81,5% parchi nazionali e riserve statali e solo il 18,5% parchi e riserve regionali e, nonostante il 5,93% del mare sia individuato come parte della rete natura 2000 la Regione non ha una tutela efficace del suo mare e le Aree marine protette sono solo argomento nei convegni, a partire da quella per la Costa di Maratea che è ancora in attesa che la Regione completi l’iter istitutivo e definisca con il Ministero dell’Ambiente e della transizione ecologica la procedura aperta dal 2019.

La Regione Basilicata entro il 2030 deve raggiungere importanti obiettivi di tutela istituendo nuove aree protette ma consolidando al contempo anche il sistema di aree protette già presenti in Regione. Per questo ribadiamo all’Assessore Latronico la proposta di organizzare una Conferenza regionale per le aree protette per fare il punto sullo stato dell’arte, condividere un percorso democratico e partecipato con gli amministratori, i territori e le comunità e garantire a tutti i portatori di interesse di fornire il proprio contributo al raggiungimento  di un obiettivo importante per la transizione ecologica nel nostro Paese, e per il quale Legambiente ha già attivato il Cantiere per l’Area Marina protetta di Maratea ma intende proporne altri per  le dune e il mare della Costa Jonica, per i Calanchi e per il Fiume Ofanto.

Antonio Nicoletti, responsabile Aree Protette e Biodiversità di Legambiente

Antonio Lanorte, Presidente di Legambiente Basilicata

Giuseppe Ricciardi, Presidente Circolo Legambiente Maratea

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