Si è tenuta ieri 15 maggio davanti il Centro Oli l’assemblea dei lavoratori contrattisti del Cova di Viggano per chiedere l’approvazione della Piattaforma sindacale sulla CONTRATTAZIONE UNICA DI SITO.
In questi anni dopo un lungo percorso di verifica e monitoraggio del Protocollo di Sito del 2012 e dell’Accordo del 6 Agosto 2014 si è riscontrato il mancato rispetto da parte di ENI e di Confindustria degli Accordi sottoscritti con le Organizzazioni sindacali, a partire dalla salvaguardia occupazionale nei cambi di appalto, dumping contrattuali al ribasso con il peggioramento delle condizioni salariali e normative, la mancata erogazione dei 2.000 Euro di premialità e cosa ancor più importante il capitolo della sicurezza e della sorveglianza sanitaria.
Con la Contrattazione unica di Sito CGIL CISL UIL, i Sindacati di categoria e le RSU intendono rilanciare l’attività sindacale e riaprire il confronto con ENI e Regione Basilicata per rivedere e migliorare gli Accordi in essere e il Protocollo di sito in funzione dei problemi riscontrati nella sua applicazione.
L’assemblea ha votato all’unanimità lo schema di piattaforma sindacale emerso da un lavoro biennale fatto con tutte le rappresentanze sindacali che verrà proposto ai tavoli istituzionali nei prossimi giorni. Tutto questo per migliorare le condizioni salariali, occupazionali ma soprattutto di salute e sicurezza sanitaria magari attuando uno screening sanitario con due visite mediche complete all’anno cioè una ogni sei mesi con esami completi ed accurati e soprattutto visite e monitoraggi sanitari idonei al settore. Una piattaforma sindacale trasparente nella gestione dei cambi di appalto garantendo la piena applicazione della clausola sociale a salvaguardia dell’occupazione, la definizione dei perimetri contrattuali all’interno del COVA legati alle reali attività lavorative per impedire la contrattazione al ribasso, il rafforzamento della sicurezza e della sorveglianza sanitaria dei lavoratori dell’indotto Eni e del comprensorio, il miglioramento reale delle condizioni salariali per un armonizzazione con i lavoratori ENI.
Confindustria Basilicata esprime stupore e perplessità in merito alle recenti dichiarazioni di Cgil, Cisl e Uil, sul presunto mancato rispetto degli accordi sottoscritti nel 2012 e nel 2014 con Eni e la Regione Basilicata, nel cosiddetto “Patto di sito”.
Sottolineiamo alle organizzazioni sindacali i numerosi incontri che si sono tenuti presso la sede di Confindustria Basilicata, in questi anni, in occasione dei vari cambi di appalto e gli sforzi compiuti dalle imprese e da Eni per salvaguardare i livelli occupazionali e salariali.
Ribadiamo che su tutti i punti previsti dall’accordo del 2012, Confindustria Basilicata ha sempre tenuto un comportamento proattivo con tutti gli interlocutori territoriali al fine di tutelare gli interessi delle imprese e degli occupati, andando spesso ben al di là di quanto stabilito dal patto di sito, nell’interesse del territorio. Confindustria Basilicata auspica che quanto prima si ritorni al tavolo per discutere come valorizzare sempre di più le risorse energetiche della Basilicata per la crescita delle imprese e l’incremento dell’occupazione locale.
Le foto dell’assemblea: