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Associazione Cuochi Italiani: il cibo è anche il migliore attrattore del turismo delle radici

In vista della Borsa Internazionale del Turismo delle Radici, organizzata da Regione Basilicata e APT – Agenzia di Promozione Territoriale Basilicata, in collaborazione con ENIT e con il patrocinio del Ministero degli Esteri che torna a Matera il 18 e il 19 novembre – si rafforza l’impegno per promuovere i piatti della tradizione gastronomica lucana e i prodotti tipici .

Il cibo e i prodotti enogastronomici italiani continuano a essere considerati un pilastro del turismo nazionale, con il 95% dei cittadini che li reputa fondamentali per attrarre turisti. Eppure “solo” il 46% ritiene che questo aspetto sia adeguatamente promosso dalle istituzioni, evidenziando una necessità di maggiore impegno e strategie di marketing mirate. Ma la scelta del cibo è importante anche nella lotta al cambiamento climatico come dimostra il fatto che il 70% è favorevole al consumo di cibi a km zero, mentre il 73% preferisce seguire i principi della Dieta Mediterranea, considerata la più sostenibile e salutare. Associazioni di Cuochi come l’Aci (Associazione Cuochi Italiani), presieduta dalla lucana Enza Barbaro, sono già a lavoro per la IX Settimana della Cucina Italiana nel Mondo che si terrà dal 16 al 22 novembre prossimi in gran parte delle capitali dei Paesi con maggiore presenza di comunità italiane. Il tema di questa edizione è “Dieta Mediterranea e Cucina delle Radici: Salute e Tradizione”.

La rassegna 2024 mira a presentare la cucina italiana con particolare riferimento alle proprie radici tradizionali e al riconosciuto ruolo della Dieta Mediterranea per la tutela della salute, nel quadro di uno stile di vita sano, equilibrato e sostenibile. Accanto agli aspetti legati alla salute e alla sostenibilità verrà data enfasi al tema delle tradizioni, in sinergia con il programma del Turismo delle Radici che mira a porre in rilievo il ruolo che le nostre comunità all’estero hanno dato alla diffusione del patrimonio agro-alimentare italiano nel mondo. In particolare, le comunità dei lucani all’estero – sottolinea Giovanni Baldantoni, presidente Palazzo Italia Bucarest che ha avviato la macchina organizzativa della “settimana” – per Cucina, tradizioni, tipicità, sono le “radici” di  una sana alimentazione e per lo sviluppo turistico dei territori. Parliamo di “ piatto italiano”e “piatto all’italiana”, per non confondere l’originale dalle imitazioni molto diffuse specie all’estero. Ad opera degli Chef ACI – Associazione Cuochi Italiani- è prevista la presentazione di piatti italiani originali. Le donne-mamme-nonne – afferma Enza Barbaro – sono le custodi delle Vecchie Tradizioni (cucina delle radici) e interpreti delle nuove esigenze per nuove generazioni in salute. Alla “base” di questo lavoro c’è  la Piramide Alimentare dal 2010 Patrimonio Unesco, il vademecum per l’alimentazione sana ed equilibrata insieme alla campagna “no allo spreco si al riutilizzo” con i giusti metodi di cottura.  L’Italia e gli Chef italiani nel Mondo, tipicità, territorialità dei piatti, che “ stimolano” gli stranieri a visitare l’Italia per assaporare, gustare, respirare i profumi originali di qualità perché la cucina è strategica per il turismo delle radici. Le ricadute di questo impegno sono naturalmente sulla commercializzazione dei nostri prodotti.

A Palazzo Italia Bucarest si punta sulla partecipazione di titolari di imprese ed operatori commerciali insieme agli amministratori locali e della Provincia di Potenza che hanno da tempo “desk” nel Paese dei Balcani. Le novità di questa edizione: Preparazioni postazioni e scelta prodotti per piatto “ Radici della Chef” e il tema Veri ristoranti italiani, esigenza di certificazione. In Moldava dove l’Aci è attiva da alcuni anni si sono già tenuti un masterclass e un workshop. ACI Moldavia è ambasciatrice della sana alimentazione e della dieta mediterranea, insieme alle buone pratiche di prevenzione dello spreco alimentare. L’organizzazione incoraggia l’adozione di uno stile di vita sano ed equilibrato, ispirato alla cultura enogastronomica italiana, ma anche l’adozione di buone pratiche dai paesi dell’Unione Europea. Inoltre, ACI Moldova sostiene la donazione di eccedenze alimentari, contribuendo così alla lotta contro la fame e le disuguaglianze alimentari. I progetti di educazione alimentare e prevenzione degli sprechi alimentari hanno un impatto importante sulla comunità e accedere ai fondi per la loro attuazione aiuterebbe ad amplificare gli sforzi di ACI Moldova per creare una società più responsabile e sostenibile. Attraverso tutte queste attività, ACI Moldova assume un ruolo importante nella creazione di una cultura del cibo basata sulla sostenibilità, la responsabilità e l’eccellenza professionale. Finanziamenti e sovvenzioni a sostegno di iniziative di sostenibilità alimentare, contrastare il cambiamento climatico, ampliare workshop e workshop negli istituti educativi, compresa la professione – dice Baldantoni – sono fondamentali per continuare la missione di educare e ispirare le future generazioni di cibo.

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