Con la delibera 12 del 2018 “ Programma parziale di reinvestimenti di somme provenienti dalla vendita di edilizia residenziale pubblica incamerati fino al dicembre 2015” sono stati stanziati dall’Azienda territoriale di edilizia residenziale di Potenza nuovi fondi per far fronte ad alcune emergenze che riguardano interventi di manutenzione straordinaria ad altri relativi a opere di adeguamento alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche.
E’ quanto fa sapere l’amministratore unico dell’ente, Domenico Esposito.
In particolare 400mila euro sono stati stanziati per eliminare le barriere architettoniche per i diversamente abili con la possibilità per gli stessi di chiedere contributi per lavori di abbattimento e l’installazione di impianti di ascensori e o servo scale. 800mila euro saranno impegnati per interventi di manutenzione straordinaria su fabbricati a proprietà mista ed altri 300mila per manutenzione su impianti elevatori nei fabbricati gestiti dall’Ater o a gestione condominiale.
Ulteriori 300mila euro serviranno per lavori relativi alla sostituzione di caldaie o impianti di riscaldamento non riparabili o fatiscenti. Infine un milione e 400 mila euro saranno impiegati per la manutenzione su fabbricati Ater di Potenza.
“Destinare 400 mila euro per consentire l’accessibilità e l’adeguamento delle abitazioni rappresenta uno strumento primario per l’integrazione sociale della persona con disabilità – commenta l’amministratore unico dell’Ater di Potenza, Esposito- migliorare la qualità della vita degli utenti di edilizia residenziale pubblica è, in fondo, una delle modalità attraverso le quali si realizza la mission dell’ Azienda territoriale di edilizia residenziale”.
“Al centro – continua – rilanciamo la necessità di ripristinare un flusso di finanziamenti certi e costanti, in parte provenienti dalla fiscalità generale e in parte dalla lotta all’evasione, che nel settore dell’affitto rappresenta una quota rilevante e per la quale si rendono indispensabili azioni di contrasto attuate sia dall’Agenzia delle Entrate, sia dalle Amministrazioni locali, che permetterebbero di reperire risorse consistenti. È essenziale però che queste risorse siano concentrate sull’edilizia residenziale pubblica e non su progetti alternativi, fino ad oggi rivelatisi fallimentari”.