Ancora non si estrae nell’impianto Total a Tempa Rossa eppure le polemiche sono all’ordine del giorno, la compagnia francese aspetta il via libera da parte della Regione Basilicata per iniziare le attività.
Il sindaco di Gorgoglione Nigro accusa la Total di parlare bene ma razzola male – scarsa attenzione all’occupazione locale – dichiara il primo cittadino. La presa di posizione alla fine di un incontro con i lavoratori disoccupati che sono stati impiegati alla costruzione dell’impianto. “Non si è data priorità ai lucani come è previsto in un’intesa e la Total dovrebbe vigilare“.
La compagnia intanto ribadisce: “a regime Tempa Rossa impiegherà 200 dipendenti total, 500 contrattisti e 1000 persone lavoreranno nell’indotto“. Prosegue la nota: “assumere per l’80% personale lucano“.
Nel frattempo il sindacato sollecita la ripresa del confronto sul patto di sito e rivendica il pieno rispetto del protocollo del 5 novembre 2018. Amatulli (Cisl) e Carella (Femca): “Poca trasparenza su assunzioni e appalti”. All’assemblea interverrà anche l’assessore regionale alle attività produttive Francesco Cupparo.
“Bisogna al più presto riprendere il confronto con Total sul patto di sito in vista dell’avvio delle estrazioni e della messa in esercizio del centro olio di Corleto”. Lo chiede il segretario generale aggiunto della Cisl Basilicata, Giuseppe Amatulli, che sollecita anche “un’azione più incisiva da parte del governo regionale per riprendere il confronto con la compagnia francese sul patto di sito”. Il tema sarà al centro di un’assemblea pubblica convocata proprio dalla Cisl della Valle del Sauro e della Val d’Agri, lunedì 1° luglio, a Gorgoglione (Palazzo Laviani, ore 18), per un confronto a tutto campo con le popolazioni e gli amministratori della zona. Annunciata la presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale alle attività produttive, Francesco Cupparo, e del segretario nazionale della Cisl, Angelo Colombini. Un dialogo che la Cisl ha avviato da tempo con le varie espressioni delle comunità interessate al progetto Tempa Rossa con l’obiettivo di costruire una coalizione sociale e istituzionale cha parli con una sola voce.
“In questa fase – spiega Amatulli – le comunità locali pretendono giustamente trasparenza su ambiente, assunzioni e appalti, ma finora questa trasparenza è stata parziale e discontinua. Per questo rivendichiamo con forza l’urgenza di riprendere il negoziato sulle regole che ci deve portare alla sottoscrizione di un patto di sito organico con il quale compagnie, parti sociali e istituzioni assumono impegni vincolanti, prevedendo anche sanzioni in caso di inadempimento. Oggi, al contrario, vige il far-west, in particolare sulle assunzioni di personale, con buona pace delle regole che ci siamo già dati per la ricollocazione del personale licenziato dell’indotto. Una situazione – avverte Amatulli – che sta alimentando tensioni nei territori e tra i lavoratori e che rischia di diventare ingovernabile se non si riportano le questioni ai tavoli di competenza”.
Della necessità di “scongelare” il confronto con Total parla anche il segretario generale della Femca Cisl Basilicata, Francesco Carella: “La congiuntura elettorale e il conseguente rallentamento delle attività amministrative hanno rallentato il processo, ma ora non ci sono più giustificazioni: bisogna riaprire il tavolo con Total e Regione. La priorità è la piena applicazione del protocollo del 5 novembre perché è inconcepibile scrivere delle regole e poi non applicarle. Il tavolo dovrà fare chiarezza anche sull’avvio delle estrazioni con tutte le garanzie del caso su salute e ambiente e sul futuro stesso di Tempa Rossa alla luce della recente decisione del Cipe di sospendere la dichiarazione di pubblica utilità”, conclude Carella.