Politica

“Basilicata Carbon Free”: approvata la legge per salvaguardare l’ambiente in cui viviamo

“La Regione Basilicata ha una nuova legge in materia di decarbonizzazione, un testo che delinea quali indicazioni seguire in nome di quello sviluppo sostenibile che solo può permettere la crescita economica e la salvaguardia dell’ambiente nel quale viviamo”.

Lo dichiarano i consiglieri regionali, Vincenzo Robortella e Piero Lacorazza, e l’assessore alle Attività produttive, Roberto Cifarelli, in merito all’approvazione, in Consiglio regionale, della proposta di legge dal titolo “Decarbonizzazione e politiche regionali sui cambiamenti climatici (Basilicata carbon free)“.

“Questa nuova norma regionale – commentano – rappresenta un vero e proprio manifesto per la Basilicata del futuro. Con la legge si definisce come obiettivo fondamentale la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, ponendo particolare attenzione al territorio e alle conseguenze che ne riceve a causa dei cambiamenti climatici. Inoltre si indica, come principio generale, la necessità di perseguire strategie di sviluppo economico che siano scollegate dall’utilizzo delle fonti di natura fossile, sempre con l’obiettivo di ridurre il carico di emissioni che vengono generate dalla nostra Regione”.

“Non si tratta – concludono – di un progetto legato ad una contingenza presente, ad un’emergenza ambientale locale ma, al contrario, alla definizione per noi e per i nostri figli, delle modalità di crescita da perseguire per rispettare salute umana ed ambiente. E’ estremamente positivo il segnale lanciato oggi in Consiglio regionale con l’approvazione di una proposta di legge che attendeva da tempo di essere approvata. Da questo momento, tutte le attività produttive dovranno muoversi all’interno di questa cornice normativa. Inoltre, con questa norma la Regione Basilicata si pone in linea con le evoluzioni normative intervenute a livello internazionale, ad esempio con l’accordo di Parigi, e intercetta sensibilità e rispetto dell’ambiente che sono al centro dell’attenzione collettiva e della comunità scientifica”.

 

Il futuro è già qui:

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