Lavoro

“Basilicata Pitch2Pitch”: assegnati i Co-Innovation Award

Atto finale dell’iniziativa promossa da Joule, la scuola di Eni per l’Impresa

Cala il sipario su “Basilicata Pitch2Pitch”, la call for innovation promossa da Joule, la Scuola di Eni per l’Impresa in Basilicata, a tema agritech e agroenergia.
Oggi pomeriggio, presso il Centro Ricerche di Alsia, a Metaponto, tre delle sei startup finaliste giunte al termine del percorso di recrutamento, selezione e formazione avviato lo scorso mese di giugno, si sono aggiudicate il prestigioso Co-Innovation Award. Assieme a loro, altrettante aziende agricole lucane cui sono state affiancate per lo sviluppo del business case finale.

I vincitori di questa edizione sono:

Wine Tech startup abruzzese, avvierà la sperimentazione con Asso Fruit Italia, organizzazione di produttori con sede in Basilicata ma attiva in tutto il mezzogiorno, per il monitoraggio degli appezzamenti dell’azienda agricola Palmitesta attraverso Vigneto Sicuro, una web app che prevede la peronospora della vite;

AOP4Water, startup pugliese specializzata in progettazione di impianti innovativi di trattamento acque, avvierà la sperimentazione con Masseria Viviano, azienda lucana specializzata nell’allevamento bovino, per un progetto di economia circolare e di valorizzazione delle acque reflue;

Ortolino, team pugliese, avvierà la sperimentazione con Piaceri del Pollino, azienda specializzata nella produzione di fragole nel territorio montano, per supportarla nel ciclo produttivo grazie ad un sistema IoT e fertirrigazione low-cost.

Alle startup vincitrici è andato un grant di 20mila euro, mentre alle aziende ad esse collegate, 10mila euro. A tutti il supporto in termini di competenze utili ad accelerare lo sviluppo dei Proof of Concept tramite un programma di accelerazione di 3 mesi e l’affiancamento di mentor e tutor di PoliHub, Joule ed ALSIA.
Prima che la giuria composta dai partner e dai rappresentanti delle università coinvolte decretasse i vincitori, sono stati presentati tutti i sei progetti finalisti. Oltre i tre premiati, a presentare la loro idea innovativa applicata al settore agricolo sono state le startup Rewow, SolarFertigation, Carbond che hanno collaborato rispettivamente con le aziende Podere Carriero, Fruiydrosinni e Oprol.

Basilicata Pitch2Pitch”, nasce dall’evoluzione della call “SouthUp!”, progetto pilota promosso da Joule nel 2021, con l’obiettivo di supportare soluzioni tecnologiche innovative che abbiano come focus principali la tutela e valorizzazione delle specie animali e vegetali, il risparmio delle risorse, l’efficientamento dei processi e la commercializzazione di prodotti per lo sviluppo
sostenibile della filiera agricola. L’iniziativa – sostenuta dal Dipartimento delle Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata – vede la collaborazione di tre partner di eccezione come Fondazione Politecnico di Milano, PoliHub – Innovation Park & Startup Accelerator del Politecnico di Milano e ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura, ente della Regione Basilicata per la ricerca e il trasferimento delle innovazioni in agricoltura e nell’agroalimentare.

“La call for innovation Basilicata Pitch2Pitch – dichiara Mattia Voltaggio, Head of Joule, la Scuola di Eni per l’impresa – è per noi tra le iniziative più rilevanti di Joule: da una parte perché nasce in coerenza con gli obiettivi di Eni in due ambiti fondamentali di sviluppo imprenditoriale, che sono l’agritech e l’agroenergia; dall’altra perché si propone di puntare su un modello di accelerazione imprenditoriale innovativo, attraverso una logica di co-innovazione tra startup e aziende agricole. I progetti premiati oggi sono l’esempio tangibile di come sia possibile favorire lo sviluppo di un ecosistema di innovazione a supporto del territorio in grado di generare a sua volta altre iniziative, e dunque di creare un valore persistente per l’economia locale”.

“Siamo orgogliosi di aver supportato anche quest’anno Basilicata Pitch2Pitch. L’originalità di questa iniziativa consiste nell’essere un punto di incontro tra esigenze delle startup e quelle imprese agricole. Aiutare le prime a validare le proprie soluzioni e le seconde a innovare è il punto di forza di questa call che mette insieme tutti gli attori dell’ecosistema dell’innovazione per fornire un aiuto molto concreto alle piccole realtà, rispondendo ai bisogni del territorio” sostiene Enrico Deluchi, CEO di PoliHub.

“ALSIA ha la specifica missione di supportare le imprese agricole lucane per favorire l’adozione di innovazioni in grado di renderle più competitive nel mercato e più sostenibili per gli aspetti di impatto ambientale” – dichiara Aniello Crescenzi, Direttore dell’Agenzia. Il progetto Basilicata Pitch2Pitch offre importanti opportunità alle imprese agricole lucane per dialogare con start up innovative e sperimentare soluzioni nei loro contesti produttivi. ALSIA, coerentemente al suo ruolo, ha contribuito alle attività di animazione, divulgazione affiancando le imprese agricole lungo il percorso di innovazione, per favorire il processo di sperimentazione”.

Il Co-Innovation Award consegnato oggi nelle mani delle tre startup vincitrici è l’ultimo dei premi previsti per questa edizione di Basilicata Pitch2Pitch. Già nel corso del “pitch day” dello scorso mese di ottobre, erano state identificate due realtà ritenute meno mature dal punto di vista imprenditoriale ma con alto potenziale. La startup Girasole Sensing e l’azienda Tenuta San Marco si erano così aggiudicate il Research Award e l’Entrepreneurship Award che ha consentito alla prima di testare l’idea innovativa proposta presso il CASF, Centro Agricolo Sperimentazione e Formazione ideato da Eni nelle aree di interesse del progetto Energy Valley a Viggiano; alla seconda di accedere ad un percorso di accelerazione di tre mesi con affiancamento di mentor e tutor di PoliHub, Joule e ALSIA.

Nel corso dell’evento di premiazione si è tenuta una tavola rotonda sul tema “Il futuro dell’agricoltura in Basilicata” con la partecipazione del CEO della startup vincitrice del Research Award Mario Soranno, del vincitore dell’Entrepreneurship Award Giovanni Guanti, proprietario dell’azienda Tenuta San Marco, e di Dario Barbieri, referente Eni delle attività di Local Development Programs Italia e di Giovanni Boschin, Head of Professional Agri-Value Chain for Sustainable Development di Eni.

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