Dal 28 al 31 agosto, tavolo Comitato per il No al referendum a Latronico (altezza Bar Alpe), dalle ore 18.00 alle ore 24.00. Allo stesso tavolo sarà possibile firmare la lettera-appello indirizzata a Speranza, Bardi e Leone sulla questione disabilità.
Di Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani, Consigliere dell’Associazione Coscioni e Membro del Consiglio generale del Prntt.
Il nostro è un No convinto in difesa della democrazia rappresentativa e contro una controriforma che non potrà che accrescere il tasso di oligarchia della tenia partitocratica. Votare Sì, ne eravamo e ne siamo convinti, significa sostenere il disegno di chi immagina di asfaltare definitivamente il Parlamento, di chi prepara un futuro in cui crescerà il potere delle lobby e di pari passo il già asfissiante tasso di “democrazia reale”.
Votare Sì, lo ricordino gli elettori lucani, significa rendere totalmente irrilevante la nostra Regione che sarà, volendo usare un eufemismo, sotto-rappresentata.
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Ai venditori di pacchi, che da mesi raccontano bugie a reti unificate al popolo italiano, diciamo che in caso di vittoria del Sì il nostro Paese precipiterà al 27° posto in Europa per ciò che concerne il rapporto eletti/elettori. Già oggi l’Italia, contrariamente a quanto affermano i divulgatori di panzane un tanto al kilo, si colloca al 22° posto.
A chi come Davide Casaleggio immagina un futuro da incubo, fatto di pseudo democrazie governate ed eterodirette attraverso piattaforme, contrapponiamo il nostro convinto NO.
Occorre chiedersi, e non a caso nessuno lo fa, come mai all’ordine del giorno del dibattito politico ci sia il taglio alla democrazia, spacciato per un inesistente taglio ai costi della politica, anziché una riflessione seria sul fatto che gli eletti da troppo tempo sono scelti non dal popolo sovrano ma da ristrette oligarchie. In caso di vittoria del Sì la situazione non potrà che peggiorare. Tradotto, l’obiettivo vero dei promotori di questa sedicente riforma è avere eletti sempre meno liberi, sempre più rappresentanti delle varie botteghe del settantennio e sempre meno rappresentanti del popolo. Il tutto con buona pace del tutt’ora inapplicato e vilipeso art. 49 della Costituzione.
Nella quattro giorni latronichese sarà possibile firmare al tavolo referendario anche la lettera-appello indirizzata a Speranza, Bardi e Leone in difesa dei diritti delle persone con disabilità.
Vi aspetto in Piazza Umberto I dal 28 al 31 agosto per i diritti umani civili e politici e in difesa di quel che resta della democrazia rappresentativa. Saremo in piazza dalle ore 18.00 alle ore 24.00.